Anno 2 Numero 68 Mercoledì 23.07.03 ore 23.45

 

Direttore Responsabile Guido Donati

 

RICERCA CLONAZIONE TERAPEUTICA: E' FATTA! MA IN SPAGNA. CHE NON E' LONTANA

www.aduc.it 

Firenze, 25 Luglio 2003. Il Governo spagnolo del conservatore Jose' Maria
Aznar ha autorizzato oggi l'uso di embrioni congelati da oltre cinque anni
per la ricerca scientifica.
Un passo molto importante che mette la Spagna insieme ad altri Paesi della
Ue -come la Gran Bretagna, il Belgio, la Danimarca e la Svezia- all'
avanguardia della ricerca con le cellule staminali embrionali, e in grado di
usufruire dei contributi decisi alcuni giorni fa dalla Commissione Ue. La
Spagna arriva a questa decisione dopo una sorta di presa d'atto di cio' che
gia' era stato deciso in alcune Comunidad, che avevano scavalcato la
legislazione nazionale ponendo non pochi problemi di rapporti giuridici e
amministrativi.
Bene. Non possiamo che plaudire a questa decisione di utilizzare gli
embrioni avanzati dalle tecniche di fecondazione assistita (che altrimenti
sarebbero andati nella spazzatura), come primo passo verso una legge che
consenta una ricerca senza ostacoli (com'e', per esempio, nella legislazione
della Gran Bretagna) per la medicina rigenerativa dei tessuti: una speranza
per malattie come il diabete, il Parkinson e l'Alzheimer, per esempio.
Una soddisfazione che trovera' sicuramente un'eco verso quei numerosi
scienziati che, in Italia, impediti a far ricerca in questo ambito, potranno
piu' facilmente dare il loro contributo ai vicini spagnoli.
Perche' per ora in Italia, in situazione di vacatio legis, ci sono circolari
del ministero che di fatto impediscono ogni ricerca, mentre domani, quando
il Parlamento licenziera' definitivamente la legge sulla fecondazione
assistita (che ha un capitolo in materia), sara' sancito per legge il
divieto assoluto di ricerche con gli embrioni umani, sovrannumerari o meno
che siano.
In Parlamento si e' formata una maggioranza al di la' degli schieramenti, su
proposta dei partiti di Governo, che, facendo riferimento all'ideologia
religiosa cattolica romana, ha posto il veto per tutto cio' che abbia a che
fare con l'embrione. Nonostante nel nostro Paese e' dagli anni '70 che e'
legale l'interruzione di gravidanza.
E quindi in Italia non arriveranno i soldi della Comunita' Europea in
materia. Non solo, ma il nostro Paese, insieme all'Irlanda e alla Germania,
sta facendo il diavolo a quattro in sede comunitaria per mettere piu'
bastoni possibili fra le ruote di questi finanziamenti.
Sara' che ognuno si ritrova il Governo e le maggioranze che si e' meritato?
Per i fatalisti e' sicuramente cosi'. Ma noi che non apparteniamo a questo
genere di rassegnati, non possiamo che plaudire a quanto e' accaduto oggi in
Spagna. Anche perche', tutto sommato e spesso, e' piu' facile (e meno
costoso) andare da Milano a Madrid che non da Milano a Catania.

Vincenzo Donvito, presidente Aduc


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