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SALUTE: ALLERGIE MINUTO PER MINUTO
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L’istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Bologna (ISAC-CNR) e l’Associazione Italiana di Aerobiologia hanno attivato una rete nazionale di monitoraggio sulla concentrazione dei pollini allergenici presenti nell’atmosfera: costituita da allergologi, biologi, botanici, fisici e chimici, diffonde ogni settimana un bollettino di analisi e previsione dell’andamento pollinico sul sito
www.isac.cnr.it/aerobio/aia/
Non per tutti la primavera segna l’inizio delle gite fuori porta e delle corse nel parco. Per milioni di italiani, soggetti ad allergie da polline, il tripudio di fiori e piante rappresenta una vera tortura stagionale che provoca riniti, congiuntiviti e disturbi respiratori. Un problema sul quale l’Associazione Gruppo Allergologi dell’Emilia-Romagna, di cui fa parte anche il
CNR.
L’ISAC-CNR di Bologna, che sin dal 1974 opera nel team dell’International Association for Aerobiology, ha messo a punto un sistema per misurare la presenza dei pollini allergenici sul nostro territorio nazionale attraverso centri di rilevamento che vanno dalla Val d’Aosta alla Sicilia: complessivamente 80, costituiti da allergologi, biologi, botanici, fisici e chimici, che assicurano ogni giorno la trasmissione dei dati relativi all’andamento dei pollini presso l’ISAC-CNR.
“L’importanza dell’attività di monitoraggio - spiega Paolo Mandrioli, ricercatore del CNR - è cresciuta nel tempo di pari passo con l’aumento dei problemi relativi alla qualità dell’aria sia negli spazi aperti che in quelli confinati: sono ormai moltissime le persone che, affette da disturbi respiratori legati alla presenza di aeroallergeni, chiedono maggior informazione alle organizzazioni sanitarie.
Grazie a questi controlli l’ISAC-CNR è in grado di diffondere settimanalmente un bollettino telematico che informa sulla presenza dei pollini in ogni regione d’Italia e per ogni mese dell’anno
(www.isac.cnr.it/aerobio/aia/). Dalle informazioni della rete di monitoraggio pollinico, inoltre, i ricercatori ricavano delle indicazioni utili per la gestione e il miglioramento del verde pubblico. “ I giardini e parchi – conclude Paolo Mandrioli – svolgono una funzione di polmone per le nostre città e questa funzione può essere migliorata anche a vantaggio dei soggetti allergici, grazie ad una scelta mirata della vegetazione e della sua manutenzione”.
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