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ACQUE MINERALI: COME SCEGLIERLE?
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Roma, 30 luglio 2003. 260 acque minerali, 10,7 miliardi di litri all'anno
bevuti, 172 litri a testa, 2840 milioni di euro di fatturato e il primato
mondiale di produzione. Un vero affare per un prodotto che viene dal cielo,
passa sulla terra e deve essere semplicemente imbottigliato e....
pubblicizzato. Ma come scegliere fra le tante marche che troviamo nel
supermercato?
In effetti -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc- il consumatore
chiede genericamente "acqua minerale", al massimo sceglie quella gassata o
liscia. E' come chiedere una bottiglia di vino, differenziando solo il rosso
dal bianco. Evidentemente non basta. Certo e' che le etichette non aiutano
nella scelta, perche' la composizione viene indicata con sigle chimiche, di
difficile comprensione.
Iniziamo con i consigli, tra parentesi riportiamo i valori limite
consigliati. Il primo dato da leggere e' il residuo fisso, cioe' la
quantita' di sali minerali disciolti in un litro d'acqua, che da' l'idea
della "pesantezza" dell'acqua stessa: si passa da quelle minimamente
mineralizzate a quelle ricche di sali minerali: noi consigliamo di scegliere
quelle che presentano un residuo fisso tra 400 e 600 milligrammi al litro
(mg/l). Le acque minerali gassate, naturalmente o artificialmente, sono
sconsigliate per chi soffre di acidita', gastrite o ulcera. Le acque solfate
(limite 200 mg/l), soprattutto se abbinate al magnesio (limite 50 mg/l)
hanno un effetto lassativo e possono interferire con l'assorbimento del
calcio. Le acque clorurate (limite 200 mg/l), contengono maggior quantita'
di sodio e sono sconsigliate per gli ipertesi. Quelle calciche (limite 150
mg/l), risultano "pesanti" e danno all'acqua un sapore particolare ma non
provocano i calcoli. Le florurate (limite 1 mg/l), possono dar luogo alla
screziatura nello smalto dei denti e influiscono sulla mineralizzazione
delle ossa: attenzione a farla bere ai bambini. I nitrati (limite 45 mg/l,
per i bambini 10 mg/l), sono un indicatore dell'inquinamento del terreno;
purtroppo e' difficile trovare una acqua priva di nitrati. C'e' infine il
problema di alcuni metalli tossici, quali l'arsenico, il cadmio, il
(tri)cromo, dei quali ovviamente ne sconsigliamo l'assunzione.
Una ultima avvertenza: tutte le acque fanno fare la pipi'. L'effetto
"pulizia interna" e' dovuto alla quantita' non alla qualita' dell'acqua
bevuta. Al ristorante e' bene farsi aprire la bottiglia al tavolo, non
aggiungere ghiaccio (che probabilmente non proviene da acque minerali) e
variare la scelta.
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