Anno 2 Numero 58 Mercoledì 14.05.03 ore 23.45

 

Direttore Responsabile Guido Donati

                         

Università degli studi di Milano Facoltà di Medicina e Chirurgia

 

La donna protagonista della prevenzione con il Decalogo di ASM per una maternità serena

Il Decalogo ASM per una maternità serena è stato presentato l'8 maggio, nel corso di una Conferenza stampa svoltasi presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Milano, in via Festa del Perdono. Si tratta di uno strumento d’informazione agile e chiaro, puntuale e scientificamente rigoroso, che riassume in dieci punti, articolati in altrettante schede di approfondimento, le conoscenze fondamentali che devono far parte del bagaglio di una futura mamma, per aiutarla a vivere una gravidanza sicura. Coordinato dal Professor Giorgio Pardi, Direttore dell’Istituto di Clinica Ostetrica e Ginecologica II della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Milano presso la Clinica Mangiagalli e Direttore del Comitato Scientifico di ASM, è il frutto dell’opera di autorevoli specialisti: oltre al Professor Pardi, i Professori Domenico Arduini, titolare della Cattedra di Medicina dell’Età Prenatale all’Università di Tor Vergata a Roma, e Giuseppe Simoni, Associato di Genetica Medica nella Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Milano, entrambi componenti del Comitato Scientifico dell’Associazione; e i Professori Enrico Ferrazzi e Anna Maria Marconi, anch’essi della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Milano, impegnati da tempo in importanti ricerche sostenute da ASM. Il Decalogo è incentrato sul concetto di prevenzione, un caposaldo dell’attività di ASM fin dalla nascita dell’Associazione, oltre vent’anni orsono, divenuto di rinnovata attualità in questo 2003, proclamato anno europeo dell’handicap. Una prevenzione la cui efficacia è anche il frutto della comunicazione riguardo ai più avanzati traguardi raggiunti dalla ricerca medico-scientifica in tutti gli àmbiti che interessano le gestanti: per questo il Decalogo si sofferma, con un linguaggio facilmente accessibile, sui tanti problemi che catalizzano l’attenzione di chi aspetta un bambino. Vi si parla quindi dei rischi riproduttivi, dell’importanza della storia familiare e di quella delle eventuali precedenti gravidanze; si trattano le malattie infettive che possono incidere sulla salute del nascituro e si indicano i mezzi per contrastarle; si esamina l’alimentazione consigliabile durante i nove mesi dell’attesa, evidenziando anche i pericoli connessi al fumo e all’alcol; si punta l’attenzione sui farmaci, facendo presente l’importanza di una valutazione medica dei singoli casi; si approfondiscono le diverse indagini diagnostiche prenatali, il loro significato, la loro precisione e i diversi fattori che condizionano la decisione della loro esecuzione; si fa cenno alle cure oggi possibili, prima e dopo la nascita, per eliminare alcune malformazioni congenite, anche grazie agli screening neonatali precoci. Ma la filosofia che anima il Decalogo va oltre: una prevenzione efficace delle malattie congenite richiede che la comunicazione si propaghi nei due sensi: non soltanto dalla scienza medica alla gestante, ma anche da quest’ultima verso il medico. Lo scopo dell’iniziativa è infatti quello di fare della donna una protagonista consapevole della propria condizione, consentendole di divenire interlocutrice ascoltata dello specialista: non a caso, ogni punto del Decalogo si apre con un verbo rivolto direttamente alle future mamme, che le esorta, di volta in volta, a chiedere, ad accertarsi, ad informarsi, a valutare, a sapere, a considerare. Solo così l’area della prevenzione e della cura potrà allargarsi in proporzione ai progressi della ricerca scientifica, che già oggi permettono di contrastare efficacemente una parte delle patologie che affliggono fin dalla nascita tanti bambini. “L’informazione che la donna riceve è importante soprattutto per come viene posta – ha sottolineato il Professor Pardi nel corso della Conferenza stampa – e il Decalogo di ASM è stato costruito per poter essere recepito da tutte le donne, non soltanto in gravidanza, ma anche prima di essa. Poiché abbiamo constatato che la prima informazione ricevuta, in questo delicato settore, difficilmente viene modificata, è della massima rilevanza che le modalità della divulgazione siano estremamente corrette dal punto di vista scientifico.” Il professor Coggi, da parte sua, felicitandosi per l’ottimo esito della collaborazione tra gli specialisti dell’Università degli Studi di Milano e l’Associazione Italiana per lo Studio delle Malformazioni, ha voluto richiamare l’attenzione sugli scenari futuri: “Bisognerà essere sempre più pronti, in futuro, a rispondere a domande che riguardano la salute del feto: sta nascendo e crescendo la medicina fetale, e con essa la figura del medico del feto, che si prende cura di questo essere vivente, con tutte le considerevoli implicazioni etiche del caso, in conseguenza anche dell’elevarsi dell’età in cui ha luogo la prima maternità. Sta sorgendo, insomma, una vera e propria medicina della vita, e il Decalogo ASM ne è partecipe a pieno titolo.” La Signora Renata Capitani Dinelli, Responsabile delle Relazioni Esterne di ASM, intervenuta in rappresentanza del Presidente dell’Associazione, Signora Marinella Di Capua, ha evidenziato come il Decalogo prosegua e rafforzi l’impegno informativo di ASM nei confronti delle future mamme, che va di pari passo con i progetti di ricerca finalizzati ad arginare il flagello delle malattie congenite, che colpiscono ancor oggi, in Italia, ben 25mila neonati, ossia il 5% circa del totale delle nascite. Se il destinatario diretto del Decalogo è la donna, l’ambizione di ASM è quella di dare ai preziosi consigli in esso contenuti una diffusione quanto più ampia e capillare possibile: l’opuscolo è stato stampato, per ora, in oltre un milione di copie, e raggiungerà gradualmente, a partire da quelli di Milano, tutti i circa 800 punti nascita situati negli ospedali italiani, grazie anche alla possibilità di scaricarlo dal sito internet di ASM. In virtù del concreto e generoso aiuto degli sponsor, il Decalogo troverà altri importanti strumenti di divulgazione: l’azienda farmaceutica Bracco, attraverso i propri informatori farmaceutici, lo veicolerà presso i seimila ginecologi italiani; il Gruppo Editoriale Sfera lo ospita nelle proprie testate specializzate “Io e il mio bambino”, “Donna e mamma” e “Dolceattesa”; il gruppo bancario UniCredit Private Banking lo distribuirà nelle proprie 163 filiali. Inoltre, grazie alla RCS Periodici e alla Hachette Rusconi, il Decalogo sarà allegato ai mensili “Insieme”, “Elle” e “Vitality”. Uno sforzo informativo di rilievo, al quale ASM contribuirà con il proprio periodico medico-scientifico “Educazione alla salute”, nella speranza di avere dato un significativo aiuto a tutte le future mamme e alla salute dei loro bambini.

Il testo completo del Decalogo è scaricabile dal nostro sito www.asmonlus.it

 

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