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di
Paola Franz Il
tumore mammario è la causa di morte più frequente per le donne di età compresa fra i 35 e 55
anni, solo in Europa nel 2000 sono decedute 79.000 donne su 216.000
colpite da questa malattia. Questo tipo di cancro è in continuo aumento
in tutto il mondo. L'Europa occidentale e settentrionale ha tassi di
incidenza più alti rispetto al resto del continente. Nel 2000
l'incidenza di nuovi casi della malattia ha dato i seguenti
risultati su 100.000 donne: i Paesi Bassi (91,6), la Danimarca
(86,2), la Francia (83,2), il Belgio (82,2), la Svezia (81), la
Spagna (47,9), la Grecia (47,6), la Lettonia (42,2), la Lituania
(39,8). La Commissione Europea per i diritti della donna discuterà
il 5 giugno sull'importanza di rafforzare la lotta contro il cancro al seno
dandogli il massimo della priorità e facendo propria la relazione
dell'europarlamentare Karin Jöns (PSE, D).
La
campagna di prevenzione, gli screening, la diagnosi, le terapie e le
fasi successive devono essere migliorate affinché tutte le donne
possano avere la qualità massima dei servizi. I deputati propongono
agli Stati membri di effettuare una politica di prevenzione e di
screening a livello nazionale; attualmente solo otto stati su
quindici seguono dei programmi nazionali, in Italia i programmi sono
solo a livello regionale. Questi protocolli dovrebbero seguire degli
schemi precisi che ne garantirebbero la massima qualità e
sicurezza: tutte le donne tra i 50 e almeno i 69 anni dovrebbero
sottoporsi ad una mammografia ogni due anni, questo esame dovrebbe
essere controllato in modo indipendente da due radiologi, la
qualità degli apparecchi per cui la precisione delle immagini e il
dosaggio delle radiazioni dovrebbero essere sottoposte a controlli
periodici, la diagnosi dovrebbe essere comunicata entro cinque
giorni e la terapia intrapresa al massimo entro quattro settimane
dalla diagnosi.
La Commissione sottolinea l'importanza di creare
reti di centri interdisciplinari dove ogni donna possa essere
seguita da équipe composte da ginecologi, radiologi, oncologi,
chirurghi, patologi, psicologi, terapisti della riabilitazione e
personale paramedico esperto, viene ribadita l'importanza che ogni
donna ha diritto ad un'informazione chiara e comprensibile in tutte
le fasi della malattia. Un traguardo importante da raggiungere entro
il 2008 è quello di riuscire a ridurre del 25% il tasso di mortalità
per il tumore al seno. I deputati chiedono che vengano approfondite
le ricerche sui fattori di rischio correlati al cancro al seno:
tabacco, alimentazione, ambiente, assetto ormonale e stile di vita. |
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