Anno 2 Numero 52 Mercoledì 02.04.03 ore 23.45

 

Direttore Responsabile Guido Donati
  

IL WFP LANCIA L'ALLARME
SERVONO URGENTEMENTE ALTRI FONDI PER RISPONDERE ALL'APPELLO SULL'IRAQ

www.wfp.org

ROMA 7 aprile - Oggi il Direttore Esecutivo del Programma Alimentare Mondiale (WFP) delle Nazioni Unite, James T. Morris, ha avvertito del pericolo che, nonostante una prima, buona risposta internazionale all'appello lanciato
dall'agenzia con la richiesta di 1,3 miliardi di dollari di aiuti
alimentari d'emergenza, manca ancora moltissimo e c'è un disperato bisogno di maggiori fondi.
"Siamo contenti dei progressi compiuti ma c'è ancora molta strada da fare e non possiamo permetterci di perdere tempo", ha detto Morris incontrando la stampa.
La scorsa settimana il WFP ha ricevuto 260 milioni di dollari dagli Stati Uniti e contributi generosi da Gran Bretagna, Australia, Germania, Canada, Spagna, Nuova Zelanda e Italia. Il totale dei fondi dei donatori, alla data
odierna, ammonta a 290 milioni di dollari. Ma considerando le stime del
WFP - una famiglia media irachena ha riserve alimentari per appena un mese; i contratti utilizzabili per l'aiuto alimentare sin'ora identificati all'interno del Programma "Oil for Food" ammontano a soli 110 milioni di dollari - si capisce come spetti ai singoli donatori colmare questa
differenza.
Morris ha anche messo in guardia dal permettere che il conflitto iracheno distolga l'attenzione da altre regioni di crisi - in particolare dall'Africa dove quasi 40 milioni di persone corrono un pericolo ancora maggiore. "Stanno lottando contro la morte per fame e vi assicuro che
questi 40 milioni di africani, per la maggior parte donne e bambini, considererebbero un'enorme benedizione avere cibo per un mese," ha detto Morris.
"Non posso sfuggire all'idea che usiamo un doppio parametro. Come è possibile che accettiamo come un fatto normale per l'Africa un livello di sofferenza e una mancanza di speranza che non accetteremmo mai in nessun'altra parte del mondo? Non possiamo permettere che ciò succeda ". E' previsto che su questo punto, più tardi nella giornata, Morris si rivolga al Consiglio di Sicurezza.
Nel suo incontro con la stampa, Morris ha riferito che, durante questo fine settimana, il WFP ha aperto il primo corridoio umanitario che dalla Turchia porta in Iraq inviando 36 camion con 850 tonnellate di farina di grano di cui c'è grande bisogno. La maggior parte dei camion sta ora
scaricando nella città del Nord di Dahuk, dove il WFP non ne aveva più scorte. Altri 59 camion si stanno dirigendo verso il Nord dell'Iraq. Complessivamente, sono 6.000 le tonnellate di farina di grano che dovrebbero essere distribuite, in settimana, nei tre governatorati del Nord.
Nel tentativo di rendere accessibile anche il Sud del paese all'invio di aiuti, un gruppo del WFP ha condotto una missione di valutazione della durata di un giorno nella città di Umm Qasr, per verificare lo stato di disponibilità del cibo, il Sistema di Distribuzione Pubblica, e la logistica, vale a dire porto e ferrovia. "Questo è solo l'inizio di quella che potrebbe diventare la più grande operazione umanitaria della storia - un intervento massiccio che comprende
logistica, cibo e comunicazioni per un totale di 1,3 miliardi di dollari in sei mesi," ha detto Morris.
Secondo le stime del WFP, la maggior parte degli iracheni ha abbastanza cibo per resistere circa un mese ma questo dato varia grandemente a seconda
del reddito e dell'accesso alla terra delle singole famiglie. Si pensa che circa 16 milioni di iracheni - vale a dire il 60 per cento della popolazione - sia totalmente dipendente dalle razioni mensili per sopravvivere.
Morris prevede che il WFP debba trasportare enormi quantità di cibo in Iraq in maggio. Sono già state siglate bozze di contratti con società di navigazione e di autotrasporto. L'agenzia ha tracciato i corridoi umanitari
attraverso Giordania, Kuwait, Siria e Turchia e dislocato nella regione 168 membri del suo staff. Complessivamente, ci sarà bisogno di trasportare 480.000 tonnellate di cibo ogni mese in Iraq, abbastanza per ogni uomo, donna, bambino.
Morris ha detto che il WFP ha lavorato giorno e notte per rivedere i contratti di forniture alimentari già approvati all'interno del Programma "Oil for Food" per verificare cosa potesse essere inviato entro la scadenza del 12 maggio stabilita dalla Risoluzione del Consiglio di Sicurezza la
scorsa settimana - 35 giorni da adesso. L'ammontare totale dei contratti effettivamente applicabili potrebbe essere inferiore alla stima iniziale di 270 milioni di dollari. Sino ad ora sono stati identificati contratti per 110 milioni di dollari.
'Non possiamo, certo, ritenerci soddisfatti," ha detto Morris

Il Programma Alimentare Mondiale (World Food Programme) è l'agenzia umanitaria più grande al mondo. Ogni anno, il WFP porta cibo a circa 80 milioni di persone, inclusa la maggior parte dei rifugiati e dei profughi, in 82 paesi.

La Campagna Mondiale per l'Educazione Scolastica
Quale maggiore fornitore di cibo destinato ai bambini poveri nelle scuole, il WFP ha lanciato una campagna globale per garantire l'educazione scolastica ai 300 milioni di bambini che soffrono la fame nel mondo.

 

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