Anno 2 Numero 62 Mercoledì 11.06.03 ore 23.45

 

Direttore Responsabile Guido Donati

 

LA MANCANZA DI FONDI MINACCIA MEZZO MILIONE DI PERSONE IN MYANMAR E NEPAL


www.wfp.org

Il Programma Alimentare Mondiale (WFP) delle Nazioni Unite ha
lanciato oggi l'allarme: le sue operazioni per portare aiuti alimentari a
100.000 rifugiati in Nepal e a quasi 400.000 persone in Myanmar potrebbero
essere gravemente compromesse se entro la fine di giugno non saranno
garantiti dei contributi dai paesi donatori internazionali.

In Nepal, il WFP e le Ong partner danno da mangiare ai rifugiati del Bhutan
confinati in sette campi e che non hanno ufficialmente accesso al lavoro e
alla terra da coltivare. Il risultato è che circa 100.000 persone, sono
completamente dipendenti dalle razioni alimentari del WFP per soddisfare i
loro bisogni nutritivi minimi.

Nonostante le donazioni ricevute dalla Commissione Europa, dalla Svezia,
dagli Stati Uniti e dallo stesso Nepal, alla data attuale il WFP ha
ricevuto solo il 9 per cento delle risorse necessarie. Senza ulteriori 7,8
milioni di dollari, ad agosto ci sarà un'interruzione nella distribuzione
delle razioni di riso ai rifugiati seguita, poco dopo, da una penuria di
altri generi alimentari.

"Dopo 12 anni di forniture mai interrotte di razioni complete ? e
considerando l'alto grado di dipendenza dei campi dall'aiuto alimentare -
un blocco nella distribuzione di cibo ad agosto potrebbe facilmente
provocare disordini sociali e minacciare ogni progresso che potrebbero
compiere i governi del Nepal e del Bhutan nel risolvere la crisi dei
rifugiati", ha detto il direttore del WFP del paese, Erika Joergensen. "E'
cruciale che vengano assunti immediatamente ulteriori impegni".

Nello Stato Nord di Rakhine, in Myanmar, le operazioni di assistenza del
WFP a circa 400.000 persone vulnerabili, molte delle quali rimpatriate di
recente dai campi in Bangladesh, rischiano anch'esse l'interruzione.

I contributi ricevuti da Australia, Svezia, Giappone (sia dal governo che
dal settore privato) e dall'Alto Commissariato per i Rifugiati delle
Nazioni Unite rappresentano solo il 50 per cento di quanto occorre al WFP
per far fronte ai bisogni complessivi del paese, e senza contributi
aggiuntivi in agosto potrebbe verificarsi un'interruzione nella fornitura
del cibo.

"Il tasso di rimpatri dal Bangladesh è aumentato enormemente in maggio e
nei prossimi mesi si prevede che più rifugiati saranno rimpatriati. Questo
dato, unito all'attuale scarsità di fondi, ci ha obbligato a dare priorità
ai nostri programmi", ha detto il coordinatore delle operazioni di
emergenza in Myanmar, Bradly Guerrant.

"Semplicemente non ci sono abbastanza fondi o beni per far fronte a tutti i
bisogni e, di conseguenza, numerosi progetti importanti, incluso il
programma di alimentazione scolastica del WFP, sono già stati intaccati".

Oltre metà della popolazione che vive nell'area del progetto soffre di
malnutrizione cronica e molte delle famiglie rientrate mostrano i segni di
una moderata malnutrizione.

"Servono urgentemente ulteriori 3,2 milioni di dollari per assicurare la
continuità dei progetti del WFP, inclusi l'assistenza umanitaria attraverso
le razioni alimentari alle famiglie più a rischio e a quanti sono
ritornati, il programma di alimentazione scolastica, il sostegno alla
produzione agricola e il ripristino delle infrastrutture attraverso i
progetti "cibo in cambio di lavoro".



Il Programma Alimentare Mondiale (World Food Programme) è l'agenzia
umanitaria più grande al mondo.Nel 2002, il WFP ha distribuito cibo a 72
milioni di persone, inclusa la maggior parte dei rifugiati e dei profughi,
in 82 paesi.

La Campagna Mondiale per l'Educazione Scolastica
Quale maggiore fornitore di cibo destinato ai bambini poveri nelle scuole,
il WFP ha lanciato una campagna globale per garantire l'educazione
scolastica ai 300 milioni di bambini che soffrono la fame nel mondo.


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