Anno 2 Numero 70 suppl. |
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Direttore Responsabile Guido Donati |
LA FAME TORMENTA LA ZONA ORIENTALE DELLA REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO MENTRE IL WFP SI TROVA IN UNA SERIA CRISI DI LIQUIDITÀ NAIROBI/ROMA, 8 agosto 2003 - Mentre continuano i combattimenti nella zona Est della Repubblica Democratica del Congo (RDC), il Programma Alimentare Mondiale (WFP) delle Nazioni Unite ha lanciato l'allarme sul quasi mezzo milione di sfollati che soffre gravemente la fame perché l'appello del WFP è rimasto ampiamente inascoltato. Nel lanciare l'allarme ai donatori - il secondo in due mesi - il WFP dichiara di aver ricevuto solo il 5 per cento dei fondi richiesti. Le riserve di cibo del WFP in RDC sono scarse e l'agenzia non è stata in grado di portare soccorso a tutte le persone in stato di bisogno. In giugno, il WFP aveva lanciato un appello di oltre 38 milioni di dollari per fornire 46.000 tonnellate di aiuti alimentari alla gente colpita dagli scontri inter-etnici nella RDC orientale. Ma, al momento attuale, solo l'Italia, la Svizzera e la Nuova Zelanda hanno risposto e sono ora disponibili meno di 2 milioni di dollari mentre manca all'appello il 95 per cento di quanto richiesto. Nei mesi scorsi, le zone orientali della RDC sono state teatro di pesanti scontri tra le milizie. Milioni di persone, per paura, hanno lasciato le proprie case, abbandonando tutti i propri averi e i mezzi di sussistenza. Molti si trovano in uno stato di totale indigenza e sono condannati alla fame. "Se non possiamo dar da mangiare a queste persone, la situazione è destinata a peggiorare"', ha detto il vicedirettore del WFP in RDC, Josè Pita-Gros. "Le persone, specialmente i bambini, arrivano esauste e con segni di malnutrizione ai centri dove forniamo il cibo. Arrivano sempre più numerosi; lo scorso mese, nella città di Kalemie, c'era il doppio della gente rispetto al mese precedente." Dopo aver sofferto per cinque anni di conflitto armato, oltre la metà della popolazione della RDC orientale si trova a fronteggiare una preoccupante scarsità di cibo. Gli scontri armati hanno avuto un impatto catastrofico sulla disponibilità di cibo perchè i contadini erano troppo spaventati per andare a lavorare la terra. I civili parlano di feroci attacchi, di stupri, torture e uccisioni gratuite. "Speriamo che la comunità internazionale capisca quanto estesa è la sofferenza. La gente si sposta cercando di sfuggire alle brutalità dei diversi gruppi armati. Sino a quando continuerà questa situazione, le persone non avranno alcuna possibilità di procurarsi il cibo da sole," ha detto Josè Pita-Gros. L'insicurezza generalizzata colpisce anche le agenzie umanitarie che cercano di raggiungere le persone bisognose. Per assistere i casi più urgenti, la scorsa settimana il WFP ha lanciato due operazioni speciali di trasporto aereo di cibo. Un ponte aereo per Bunia, che si prevede termini sabato, sta portando pasti a base di granoturco, legumi, olio e sale a circa 65.000 persone appena arrivate, le quali, in precedenza, non avevavo accesso all'assistenza alimentare. Il loro numero porta a circa 185.000 le persone che ricevono gli aiuti alimentari del WFP. Nel Nord Katanga, il WFP sta operando al di fuori della sua base aerea di Kalemie, volando nelle città di Kongolo, Nyunzu e Kabalo. Nei prossimi due mesi, il WFP consegnerà circa 1.500 tonnellate di cibo a oltre 25.000 persone malnutrite e agli sfollati. La maggior parte di questi aiuti alimentari andrà a Kongolo, dove migliaia di persone hanno cercato riparo dalle continue violenze. L'intervento di emergenza del WFP nella zona orientale della RDC, sconvolta dalla guerra, si aggiunge alla già esistente operazione che fornisce cibo a 1,4 milioni di persone nel paese. # # # Il Programma Alimentare Mondiale (World Food Programme) è l'agenzia umanitaria più grande al mondo. Nel 2002, il WFP ha portato cibo a 72 milioni di persone, inclusa la maggior parte dei rifugiati e dei profughi, in 82 paesi.
La Campagna Mondiale per l'Educazione Scolastica
Quale maggiore fornitore di cibo destinato ai bambini poveri nelle
scuole, il WFP ha lanciato una campagna globale per garantire
l'educazione scolastica ai 300 milioni di bambini che soffrono la
fame nel mondo.
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