Anno 2 Numero 50 Mercoledì 19.03.03 ore 23.45

 

Direttore Responsabile Guido Donati



Dichiarazione del Direttore Generale dell’UNICEF Carol Bellamy

L’UNICEF ESORTA TUTTE LE PARTI A PROTEGGERE I BAMBINI IRACHENI

www.unicef.it

Amman/Ginevra/New York, 20 marzo 2003- “L’UNICEF è estremamente preoccupato – ha dichiarato il Direttore generale dell’UNICEF Carol Bellamy - per l’impatto della guerra sui bambini e le donne irachene. Noi sappiamo che in tempi di guerra i bambini sono la parte più vulnerabile della popolazione, e ciò è particolarmente vero in Iraq, dove politiche pubbliche insufficienti, gli effetti di due precedenti guerre ed anni di sanzioni internazionali hanno contribuito a indebolire la popolazione.
I bambini iracheni sono particolarmente vulnerabili: oltre 1 milione di bambini sotto i 5 anni sono malnutriti e quando i bambini sono denutriti sono anche più esposti ai pericoli delle malattie. Durante le guerre - quando i rifornimenti di acqua potabile vengono interrotti, le persone sono costrette ad abbandonare le proprie case e la distribuzione di alimenti e di medicinali viene compromessa - le malattie si diffondono più rapidamente e pericolosamente. Quando si prendono in considerazione i danni arrecati all’istruzione dei bambini e i traumi psicologici provocati dalla guerra, allora non vi è dubbio che sono i bambini a pagare il prezzo più alto della guerra. E tutti noi dovremmo ricordare che i bambini in Iraq sono la metà della popolazione. 
Esorto tutte le parti coinvolte a rispettare gli obblighi umanitari imposti dal diritto internazionale e a garantire come priorità assoluta la sicurezza dei bambini. Esorto le parti a fare tutto ciò che è in loro potere per salvaguardare la vita dei bambini iracheni, la loro salute ed il loro benessere”.

L’AZIONE DELL’UNICEF 
L’UNICEF ha già mobilitato aiuti d’emergenza per circa 10 milioni di dollari: questi sono stati distribuiti alla popolazione civile irachena e ulteriori aiuti sono stati posizionati lungo i paesi confinanti, allo scopo di rendere possibile una rapida risposta umanitaria. In seguito all’evacuazione del personale internazionale dell’ONU, gli interventi UNICEF saranno garantiti dal personale nazionale, esperto e preparato, del Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia: in Iraq l’UNICEF oggi dispone di circa 160 funzionari nazionali, che sono pienamente operativi nei settori chiave per l’assistenza all’infanzia. Nonostante le enormi difficoltà, l’UNICEF si adopererà per garantire la sopravvivenza dei bambini e delle donne irachene e il loro accesso ai servizi e agli aiuti d’emergenza. La situazione attuale è drammatica e le misure d’emergenza di difficile attuazione: l’UNICEF stima necessari per gli interventi umanitari dei prossimi 6 mesi oltre 144 milioni di dollari, una cifra per cui è necessaria una pronta e massiccia mobilitazione. L’UNICEF fa appello a tutti i donatori, nazionali e internazionali, perché contribuiscano a salvare la vita di milioni di bambini e donne irachene minacciati dalla guerra. 

L’UNICEF Italia ha già inviato un primo contributo straordinario di 500.000 euro per i programmi UNICEF in Iraq e chiede il sostegno di tutti gli italiani per salvare la vita dei bambini iracheni. Per contribuire: c/c postale 745.000, c/c bancario 894.000/01, Intesa BCI ag.11 Roma, ABI 03069 CAB 05063, intestati a UNICEF-Italia, causale "per i bambini iracheni”, o con carte di credito, telefonando al numero verde 800.745.000.

 

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