Anno 2 Numero 58 Mercoledì 14.05.03 ore 23.45

 

Direttore Responsabile Guido Donati

 

INDAGINE NUTRIZIONALE DELL’UNICEF IN IRAQ: LA MALNUTRIZIONE ACUTA E’ RADDOPPIATA

www.unicef.it

Baghdad, 14 maggio 2003 - A due mesi dall’inizio della guerra in Iraq, l’UNICEF sottolinea l’urgenza di un rapido intervento per arrestare il progressivo deterioramento dello stato nutrizionale dei bambini iracheni. L’indagine nutrizionale effettuata dall’UNICEF ha svelato risultati preoccupanti: i tassi di malnutrizione acuta, tra i bambini sotto i 5 anni, sono quasi raddoppiati rispetto a quelli riscontrati nel febbraio 2002. Lo studio di valutazione dell’UNICEF, limitato per ora alla sola Baghdad, rivela che il 7,7% dei bambini sotto i 5 anni – contro il 4% dello scorso anno– soffrono di malnutrizione acuta, che provoca perdita di peso e il progressivo deperimento del bambino. “Riteniamo che la situazione sia altrettanto grave, se non addirittura peggiore, negli altri centri urbani del paese”, ha affermato Carel De Rooy, Rappresentante UNICEF per l’Iraq: “I risultati dell’indagine rivelano che non è stato fatto abbastanza per migliorare la situazione, che invece è peggiorata”. L’UNICEF sottolinea come la cattiva qualità dell’acqua, a causa dei danni arrecati al sistema idrico, sia un fattore determinante per l’acuirsi della malnutrizione tra i bambini iracheni: “Acqua insalubre e servizi igienici inadeguati sono all’origine degli attacchi di diarrea acuta, causa di disidratazione e quindi di malnutrizione”, spiega il Dottor Wisam Al-Timini, funzionario UNICEF per il settore sanitario e nutrizionale: “In questi casi i bambini necessitano di cure immediate per arrestare il processo di deperimento fisico, dal momento che il loro corpo diviene incapace di assimilare le vitamine e le sostanze nutrienti presenti nei normali alimenti. I bambini gravemente malnutriti che non ricevono cure adeguate e sono ad alto pericolo di morte”. Un bambino su dieci, rivela lo studio dell’UNICEF, necessita di terapie di reidratazione orale. L’emergenza idrica e sanitaria è particolarmente grave nell’Iraq meridionale: a Bassora l’80% dei pazienti dell’ospedale pediatrico e del reparto maternità soffrono di diarrea acuta; a Safwan, presso il confine con il Kuwait, su 50.000 abitanti 40.000 dipendono dalle operazioni di trasporto e di distribuzione d’acqua effettuate dall’UNICEF. Al momento sono circa 67 le autobotti UNICEF che trasportano quotidianamente 2 milioni di litri d’acqua in tutto l’Iraq, mentre altri convogli UNICEF provvedono alle scorte di cloro gassoso e altre sostanze per la depurazione dell’acqua. L’UNICEF ha costruito punti di rifornimento idrico presso gli ospedali e i centri sanitari del paese e collabora per la cura della malnutrizione infantile. A tale scopo, scorte di latte terapeutico e di biscotti HPB ad alto valore nutritivo sono stati trasportati via terra e con aerei cargo in Iraq: solo a Baghdad, alcuni giorni fa, un aereo cargo ha trasportato 10 tonnellate di medicinali e sali reidratanti dell’UNICEF. Mentre squadre di tecnici continuano ad effettuare riparazioni di emergenza nelle stazioni di pompaggio, si possono attendere ben pochi progressi, se i saccheggi continuano su scala quotidiana: “Siamo consapevoli del rischio che i bambini iracheni affrontano ogni giorno”, ha affermato Carel De Rooy, “e sappiamo cosa fare. Ma noi siamo operatori umanitari, non una forza di polizia. Per un’efficace ed equa distribuzione degli aiuti occorre poter operare in condizioni di sicurezza: ma da molte settimane, ormai, aspettiamo che qualcuno le garantisca”. L’UNICEF chiede il sostegno di tutti per salvare i bambini iracheni. Per contribuire: c/c postale 745.000, c/c bancario n. 505010, Banca Etica, ABI 5018 CAB 12100, intestati a UNICEF-Italia, o con carte di credito telefonando al n. verde 800.745.000. Per gli utenti Tim: con 1 Sms al numero 4466 si può donare 1 euro per i bambini dell’Iraq.


Inizio pagina | Home | Archivio  Motori di Ricerca Links  mail

Autorizzazione del Tribunale di Roma n 524/2001 del 4/12/2001 Agenzia di Stampa a periodicità Settimanale