Anno 2 Numero 54 Mercoledì 16.04.03 ore 23.45

 

Direttore Responsabile Guido Donati

 

UNICEF: RIPRENDE PROGRAMMA SANITà - SCUOLA NEL NORD IRAQ INTERVENTI CONTRO MALNUTRIZIONE E DIARREA NEL SUD

Amman, 15 aprile 2003 – Tutte le scuole dei tre governatorati di Dohuk, Erbil e Sulaimaniyah, nel nord Iraq, hanno ripreso le attività didattiche. L’UNICEF ritiene questo un importante passo avanti, perché il ritorno a scuola dei bambini, in periodi di guerra, ha una valenza particolare: non si tratta solo di garantire il fondamentale diritto all’istruzione, ma anche di permettere un ritorno alla normalità, valutando al contempo il loro stato emotivo e di salute dopo le difficoltà attraversate durante la guerra. Per questo l’UNICEF ha rilanciato il suo programma integrato sanità-scuola, monitorando lo stato psicologico e sanitario dei bambini per garantire che le loro esigenze siano adeguatamente affrontate. L’UNICEF sta anche effettuando un controllo delle strutture scolastiche, precedentemente occupate dai militari iracheni, per assicurare che il ritorno a scuola dei bambini non nasconda pericoli per la loro incolumità.
Alla relativa stabilità delle regioni settentrionali si contrappone la mancanza di legalità in gran parte dell’Iraq centro meridionale: in 15 governatorati del sud e del centro le scuole rimangono chiuse. Negli ultimi tre giorni operatori UNICEF e volontari iracheni hanno lavorato per rimettere in funzione nel sud dell’Iraq i centri comunitari per l’infanzia, strumento fondamentale per garantire una capillare ed efficace assistenza ai bambini e hanno riavviato i controlli nutrizionali sui bambini a rischio per l’effetto combinato di malnutrizione e diarrea.
Permane nel paese una situazione di grave insicurezza e di difficoltà ad operare per le agenzie umanitarie dell’ONU. L’UNICEF rinnova la richiesta che vengano garantiti corridoi umanitari per gli aiuti, ben distinti da quelli militari, e che la gestione dell’assistenza umanitaria sia affidata all’UNICEF e alle altre agenzie che hanno conoscenza del paese e delle esigenze prioritarie della popolazione irachena, in primo luogo dei bambini. In questa situazione, come in tutta la fase precedente degli aiuti, l’UNICEF – che opera in Iraq da 20 anni – ha scelto di continuare ad operare con il proprio personale locale privilegiando la efficace e sicura distribuzione degli aiuti ai gruppi più a rischio, anche a scapito della “visibilità”. 

L’UNICEF chiede il sostegno di tutti per salvare la vita dei bambini iracheni. Per contribuire: c/c postale 745.000, c/c bancario n. 505010, Banca Etica, ABI 5018 CAB 12100, intestati a UNICEF-Italia, causale "per i bambini iracheni”, o con carte di credito, telefonando al numero verde 800.745.000. 
Per gli utenti Tim: con 1 Sms al numero 4466 si può donare 1 euro per i bambini dell’Iraq. 

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