|
L’UNICEF PER IL RITORNO A SCUOLA DEI BAMBINI DEL CONGO ORIENTALE
www.unicef.it
Kinshasa, 17 giugno 2003 - In coincidenza con la giornata del bambino africano, celebrata il 16 giugno, l’UNICEF ha ieri avviato la distribuzione di materiali didattici e di attrezzature scolastiche nelle città di Bunia e di Beni - nonostante le violenze che affliggono il Congo orientale - per permettere a migliaia di bambini di sostenere gli esami di fine anno della scuola elementare.
Il Rappresentante UNICEF per la Repubblica Democratica del Congo, Gianfranco Rotigliano, ha sottolineato che l’UNICEF intende sostenere le autorità scolastiche locali con tutti i materiali necessari a permettere che i circa 1000 studenti dell’ultimo anno, la metà dei quali sono bambine, possano completare l’anno scolastico.
La decisione di sostenere gli esami di fine anno, nonostante le condizioni di instabilità e insicurezza, è stata presa dopo una serie di consultazioni tra l’UNICEF, le organizzazioni dei genitori e degli insegnanti e con i bambini stessi, oltre che con i caschi blu dell’ONU e le forze di interposizione che sono in fase di dispiegamento nella regione, ha affermato il Rappresentante UNICEF in Congo. L’UNICEF provvede alla distribuzione gratuita di tutti i materiali e le attrezzature necessarie per gli esami, effettuati in 5 centri protetti dai caschi blu dell’ONU.
“Oltre a garantire il fondamentale diritto all’istruzione, questo intervento contribuirà al ritorno della pace a Bunia, duramente colpita dal conflitto”, ha affermato Rotigliano. L’UNICEF garantirà lo stesso tipo di assistenza a favore di circa 700 bambini sfollati accolti a Beni, 250 km a sud di Bunia, costretti a fuggire dall’Ituri a causa dei combattimenti.
La distribuzione UNICEF di materiali scolastici per gli esami sarà seguita da una nuova campagna di vaccinazioni nella città di Beni e dalla distribuzione di generi di prima necessità a circa 3.800 famiglie sfollate. Nelle ultime settimane l’UNICEF ha distribuito 390 tonnellate di generi non-alimentari a circa 77.000 sfollati, mentre - fin dall’inizio della crisi – ha provveduto all’invio nella regione di aiuti umanitari tra cui alimenti terapeutici e kit per la terapia nutrizionale, kit sanitari di emergenza e scorte vaccinali, acqua potabile, cisterne e materiali idraulici, provvedendo inoltre all’allestimento di ospedali da campo per il trattamento di emergenza dei feriti.
La crisi nell’Ituri ha prodotto, dagli inizi di maggio, centinaia di morti, in gran parte donne e bambini, e oltre 300.000 sfollati; ma dal 1999 le vittime sono oltre 50.000. Questo peraltro, ricorda l’UNICEF, è solo un episodio del lungo e complesso conflitto che da anni devasta il Congo, e che ha provocato oltre 3 milioni di morti. Mentre si susseguono notizie di nuovi massacri nell’Ituri e nelle regioni del Nord e del Sud Kivu, l’UNICEF prosegue gli interventi di emergenza a favore dei bambini e delle donne della regione, rinnovando l’appello alla comunità internazionale perché sostenga la sua azione umanitaria.
Si può inviare un contributo utilizzando i conti correnti intestati a UNICEF-Italia: c/c postale 745.000, c/c bancario n. 505010, Banca Etica, ABI 5018 CAB 12100, intestati a UNICEF-Italia, causale "per i bambini del Congo”.
|
|