Anno 2 Numero 60 Mercoledì 28.05.03 ore 23.45 |
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Direttore Responsabile Guido Donati |
L’UNICEF LANCIA L’ALLARME PER LE VITTIME DEL TERREMOTO IN ALGERIA Oltre 2.000 i morti e più di 9.000 i feriti: nelle aree colpite i bambini a rischio sono 40.000. Inviate dall’UNICEF 15 tonnellate di aiuti, necessari 240.000 $ per un’immediata risposta umanitaria
Ginevra/Algeri, 27 maggio 2003 – L’UNICEF lancia l’allarme per le vittime del devastante terremoto che, in Algeria, ha ucciso più di 2.000 persone, ferendone altre 9.000 e causando oltre 1.000 dispersi. E’ vitale l’immediato invio di aiuti per portare soccorso alla popolazione civile delle aree colpite, oltre 70.000 persone, di cui ben 40.000 sono bambini. L’UNICEF ha già inviato dal magazzino di Copenaghen circa 15 tonnellate di aiuti umanitari, tra cui kit sanitari di emergenza sufficienti a 40.000 persone per 3 mesi, 5 tende per ospedali da campo, kit ostetrici, coperte e kit per allestire centri per l’infanzia, per un valore complessivo di 120.000 dollari; l’UNICEF ha inoltre fornito 7.000 litri di latte e 2.000 tazze.“E’ solo la prima risposta all’emergenza”, dice il Rappresentante UNICEF in Algeria Kiari Liman-Tinguiri: “Crediamo che i bambini dell’area colpita necessiteranno di sostegno per settimane, forse per mesi”.
Il terremoto ha avuto epicentro nella città di Zemmouri, nella provincia settentrionale di Boumerdes, distrutta per il 90% delle infrastrutture e ha lasciato la popolazione civile senza acqua, assistenza sanitaria, energia elettrica e telecomunicazioni. L’UNICEF ha immediatamente inviato delle squadre per una valutazione della situazione e ritiene indispensabile l’urgente invio di altri aiuti umanitari, in particolare kit sanitari ad uso familiare, prodotti per l’igiene infantile, sali per la reidratazione orale, kit di pronto soccorso, sostanze e apparecchiature per la potabilizzazione dell’acqua, materiali per la raccolta e la distribuzione di acqua potabile, per i quali l’UNICEF stima necessari circa 240.000 dollari.
I problemi che attualmente destano maggiore preoccupazione sono costituiti dai senza tetto (centinaia di famiglie sono costrette a dormire all’addiaccio), dai danni alla rete idrica e fognaria, a quella elettrica, alle infrastrutture sanitarie e alle apparecchiature mediche. Chiaramente visibili, inoltre, sono i traumi psicologici causati dal terremoto alla popolazione civile, e soprattutto ai bambini: si vive nel terrore di nuove scosse, mentre molti sono afflitti dalla perdita di familiari, parenti ed amici.
“Non possiamo sperare di sopperire a tutte le esigenze della popolazione civile”, ha affermato il Rappresentante UNICEF Liman-Tinguiri, “ciò nonostante speriamo fermamente che una risposta rapida farà la differenza per i bambini e le donne di questa regione devastata”.
L’UNICEF si coordinerà sul territorio con le unità di crisi del Governo e le altre Agenzie dell’ONU, per far in modo che gli aiuti pervengano quanto prima possibile e alle fasce di popolazione che ne hanno più disperato ed immediato bisogno. L’UNICEF chiede alla comunità internazionale di mobilitarsi per stanziare i fondi necessari a rendere possibili i primi, indispensabili interventi umanitari di emergenza.
Si può inviare un contributo utilizzando i conti correnti intestati a UNICEF-Italia: c/c postale 745.000, c/c bancario n. 505010, Banca Etica, ABI 5018 CAB 12100, intestati a UNICEF-Italia, causale "per i bambini dell’Algeria”.
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