Anno 2 Numero 66 Mercoledì 09.07.03 ore 23.45

 

Direttore Responsabile Guido Donati

 

L’UNICEF SOTTOLINEA LA PREOCCUPANTE SITUAZIONE DEI BAMBINI AFRICANI IN OCCASIONE DELLA VISITA DEL PRESIDENTE BUSH IN SENEGAL, SUDAFRICA, BOTSWANA, UGANDA E NIGERIA

 www.unicef.it

L’UNICEF ha presentato ieri dati allarmanti sulle condizioni di vita e i pericoli di morte cui sono esposti ogni giorno i bambini dei 5 paesi che saranno visitati questa settimana dal Presidente degli Stati Uniti Bush. 
Le statistiche dimostrano come vi siano bambini che in Senegal, Sudafrica, Botswana, Uganda e Nigeria sono esposti agli enormi pericoli derivanti da malattie infantili, dalla mancanza di istruzione, dall’AIDS, dallo sfruttamento e da inadeguati servizi sociali di base, tutti fattori legati alla povertà e alla discriminazione.
In Africa, secondo l’UNICEF, dove vive solo il 12% della popolazione mondiale, si concentra il 43% della mortalità infantile di tutto il pianeta, il 50% delle morti da parto, il 70% delle persone affette da HIV/AIDS e uno spaventoso 90% di bambini orfani a causa dell’AIDS.
Queste alcune delle allarmanti statistiche sulla condizione dell’infanzia nei 5 paesi che il Presidente Bush si appresta a visitare:

Senegal
Indicatori di base: Mortalità 0-5 anni: 139 morti ogni 1000 nati vivi (30° paese al mondo per mortalità infantile); Tasso netto di iscrizione elementare : 62% (8 punti percentuali di divario di genere); Bambini vaccinati contro tetano, pertosse e difterite: 60%; Popolazione con accesso ad acqua pulita: 78%; Incidenza dell’HIV/AIDS tra gli adulti: 0,5%; Adulti affetti da HIV/AIDS: 24.000; Bambini affetti da HIV/AIDS: 2.900; Orfani a causa dell’AIDS: 15.000

Problemi specifici: in Senegal vi sono 850.000 bambini lavoratori, alcuni dei quali con meno di 5 anni. Il Senegal presenta dati preoccupanti per quanto concerne l’iscrizione scolastica, specialmente per le bambine, dove appena il 58% delle bambine in età scolare frequenta le lezioni. 

Sudafrica
Indicatori di base: Mortalità 0-5 anni: 70 morti ogni 1000 nati vivi (66° paese al mondo per mortalità infantile); Tasso netto di iscrizione elementare: 95% (nessun divario di genere); Bambini vaccinati contro tetano, pertosse e difterite: 76%; Popolazione con accesso ad acqua pulita: 86%; Incidenza dell’HIV/AIDS tra gli adulti: 20,1%; Adulti affetti da HIV/AIDS: 4.700.000; Bambini affetti da HIV/AIDS: 250.000; Orfani a causa dell’AIDS: 660.000

Problemi specifici: il Sudafrica ha il più alto tasso al mondo di violenze sessuali accertate (http://www.rapcan.org.za/ ). 

Botswana
Indicatori di base: Mortalità 0-5 anni: 101 morti ogni 1000 nati vivi (42° paese al mondo per mortalità infantile); Tasso netto di iscrizione elementare: 84% (nessun divario di genere); Bambini vaccinati contro tetano, pertosse e difterite: 90%; Popolazione con accesso ad acqua pulita: 95%; Incidenza dell’HIV/AIDS tra gli adulti: 38,8%; Adulti affetti da HIV/AIDS: 300.000; Bambini affetti da HIV/AIDS: 28.000; Orfani a causa dell’AIDS: 69.000

Problemi specifici: oltre il 15% di tutti i bambini del Botswana sono orfani (di cui il 70% sono orfani a causa dell’AIDS).

Uganda
Indicatori di base: Mortalità 0-5 anni: 127 morti ogni 1000 nati vivi (36° paese al mondo per mortalità infantile); Tasso netto di iscrizione elementare: 87% (9 punti percentuali divario di genere); Bambini vaccinati contro tetano, pertosse e difterite: 55%; Popolazione con accesso ad acqua pulita: 52%; Incidenza dell’HIV/AIDS tra gli adulti: 5%; Adulti affetti da HIV/AIDS: 510.000; Bambini affetti da HIV/AIDS: 110.000; Orfani a causa dell’AIDS: 880.000

Problemi specifici: più di 800.000 persone sono sfollate all’interno del paese a causa della guerra civile in corso. Tra il giugno 2002 e quello del 2003 oltre 8.000 bambini sono stati rapiti dai ribelli del LRA: dall’inizio della guerra sono stati rapiti circa 20.000 bambini.

Nigeria
Indicatori di base: Mortalità 0-5 anni: 184 morti ogni 1000 nati vivi (15° paese al mondo per mortalità infantile); Tasso netto di iscrizione elementare: 35% (5 punti percentuali divario di genere); Bambini vaccinati contro tetano, pertosse e difterite: 26%; Popolazione con accesso ad acqua pulita: 62%; Incidenza dell’HIV/AIDS tra gli adulti: 5,8%; Adulti affetti da HIV/AIDS: 3.200.000; Bambini affetti da HIV/AIDS: 270.000; Orfani a causa dell’AIDS: 1.000.000

Problemi specifici: la Nigeria è uno dei 7 paesi al mondo in cui è ancora presente la polio; lo scorso anno ha registrato il secondo più alto numero di casi di poliomielite. Sono ancora grandi gli sforzi da intraprendere per debellare la malattia in questo paese, il più popoloso dell’Africa, dove oltre 52 milioni di bambini hanno meno di 14 anni.


L’UNICEF sottolinea come l’aspettativa di vita media nell’Africa Sub-sahariana sia di soli 48 anni, contro una media, a livello mondiale, di 64 anni. Mentre la copertura vaccinale infantile è a livello globale del 74%, nell’Africa Sub-sahariana è sotto il 50%. Inoltre, se il 77% dei bambini del mondo riceve un’istruzione elementare, nell’Africa Sub-sahariana il tasso scende al 52%.

L’impatto dell’AIDS
Nell’Africa Sub-sahariana l’impatto dell’HIV/AIDS è tra i più devastanti: in Botswana e in Sudafrica oltre il 60% dei bambini sotto i 15 anni rischiano di contrarre il virus nel corso della loro vita, 9 bambini su 10 affetti da HIV/AIDS sono africani. Le bambine sono le più vulnerabili: nell’Africa Sub-sahariana oltre i 2/3 dei nuovi casi di infezione tra giovani tra i 15 e i 19 anni sono costituiti da femmine.
Soltanto nel 2001 l’AIDS ha ucciso oltre 610.000 bambini, circa 800.000 bambini sono diventati sieropositivi, la maggior parte dei quali probabilmente morirà prima del quinto anno di vita. Prima della comparsa dell’AIDS appena il 2% dei bambini dei paesi in via di sviluppo erano orfani: prima della fine del 2001 oltre il 15% dei bambini di 10 paesi africani risultavano orfani.


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