Anno 2 Numero 77 Suppl.

 

Direttore Responsabile Guido Donati

 

PREOCCUPAZIONE DELL’UNICEF PER NOTIZIE SU RAPIMENTO E TRAFFICO DI BAMBINI IN AFGHANISTAN

L’UNICEF sollecita un pronto intervento delle istituzioni per reprimere il fenomeno e prevenire ulteriori casi, offrendo piena collaborazione ed assistenza

www.unicef.it

Kabul, 26 settembre 2003 – L’UNICEF esprime profonda preoccupazione per le notizie riguardanti casi di rapimento e traffico di bambini in Afghanistan. I rapporti ricevuti dalla Commissione indipendente per i diritti umani in Afghanistan e dalla Missione delle Nazioni Unite per gli aiuti in Afghanistan rivelano una serie di rapimenti di bambini, in alcuni casi di appena 4 anni di età, tanto nelle regioni settentrionali quanto in quelle Nord orientali del paese: dall’inizio del 2003, numerosi bambini sono caduti vittime di rapimenti, con l’apparente proposito di farne oggetto di traffico nei paesi confinanti.
L’UNICEF ha fatto appello al Ministro degli Interni afgano, sollecitandone l’immediato intervento e lo stanziamento delle massime risorse possibili, per avviare indagini e approntare una severa risposta contro i responsabili del rapimento e traffico di bambini.
Le informazioni sul rapimento di bambini sono “motivo di grave preoccupazione”, ha affermato Sharad Sapra, Rappresentante UNICEF in Afghanistan: “Il rapimento e il traffico di bambini violano numerosi articoli della Convenzione sui diritti dell’infanzia, ratificata dall’Afghanistan. Il traffico di bambini è una grave violazione dei loro diritti e non possiamo permettere che questo abuso continui”.
L’UNICEF ha garantito al Governo afgano - e ai diversi soggetti impegnati nella tutela dei bambini in Afghanistan - il suo pieno sostegno, attraverso campagne di informazione e sensibilizzazione, formazione dei funzionari responsabili della protezione dei bambini, cooperazione alle attività di monitoraggio e prevenzione di futuri casi di rapimento e traffico di minori. Un esperto in materia di diritti e protezione dei bambini è stato appena inviato dall’UNICEF nel nord Afghanistan per affrontare i casi di bambini scomparsi o rapiti insieme a diverse agenzie internazionali, a Ong che si occupano di infanzia, alla Commissione indipendente per i diritti umani in Afghanistan, ai governatori locali e ai rappresentanti della polizia e del Dipartimento di giustizia.
Recentemente l’UNICEF ha sostenuto un incontro sul traffico di bambini, promosso dalla Commissione indipendente per i diritti umani in Afghanistan, cui hanno partecipato funzionari di polizia di 32 province del paese, la polizia di frontiera delle province di confine, il Ministero della Giustizia, il Ministero delle Pari opportunità, il Tribunale minorile di Kabul e diversi media; a seguito dell’incontro è stato deciso di creare un meccanismo comune per la prevenzione e protezione dei bambini dal traffico di essere umani. L’UNICEF, prima dell’incontro sul traffico di bambini, aveva sostenuto un’indagine conoscitiva sul fenomeno del commercio sessuale a danno di minori in Afghanistan.

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