Anno 2 Numero 51 Mercoledì 26.03.03 ore 23.45

 

Direttore Responsabile Guido Donati

 

IRAQ - LA SITUAZIONE UMANITARIA

www.unhcr.it

31 marzo 2003 - In breve

- Non si sono verificati rilevanti flussi di rifugiati nei paesi confinanti con l'Iraq
- Siria: centinaia di iracheni chiedono la protezione temporanea - Turchia: aumentano le scorte di aiuti umanitari, difficoltà per i team che monitorano le frontiere 
- Giordania: arrivano altre tende 
- Iran: proseguono i preparativi F
- Finanziamenti

Non si sono verificati rilevanti flussi di rifugiati nei paesi confinanti con l'Iraq In nessuno dei paesi confinanti con l'Iraq sono stati finora registrati rilevanti arrivi di rifugiati. L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) prosegue nelle attività di monitoraggio delle frontiere e di preparazione per le operazioni umanitarie nella regione.

Siria: centinaia di iracheni chiedono la protezione temporanea

Centinaia di iracheni si sono riversati nell'ufficio di Damasco dell'UNHCR per chiedere lo status di protezione temporanea. A partire da ieri, l'UNHCR ha rilasciato questi documenti a oltre 1.400 cittadini iracheni. Dovrebbe trattarsi di iracheni che hanno lasciato il proprio paese prima dell'attuale conflitto ma che ora, a causa della guerra, chiedono di veder formalizzato il proprio status in Siria.Nessuno degli iracheni che si sono rivolti all'ufficio dell'UNHCR ha finora chiesto cibo o alloggio. Dovrebbe trattarsi di persone che vivono con la famiglia o altri parenti a Damasco o in città vicine; nessuno di loro ha chiesto di essere trasferito al campo di Al Hawl. L'UNHCR sta esaminando con cura la situazione per verificare se vi siano persone particolarmente vulnerabili - come anziani o disabili - che abbiano bisogno di particolare assistenza.Con questi documenti l'UNHCR riconosce queste persone come bisognose di protezione temporanea e quindi che non possono essere mandate indietro in Iraq finché nel paese non vi saranno sufficienti condizioni di sicurezza.In media l'ufficio dell'UNHCR di Damasco riceve ogni giorno 40 o 50 iracheni. Domenica 23 marzo questa cifra è aumentata fino a 150 persone. Ieri, oltre 750 persone e oggi più di 900 persone sono state ricevute dall'ufficio.Nelle aree di frontiera non sono stati registrati nuovi arrivi di rifugiati. L'UNHCR ha inviato un team a Dayr Az Zawr, da dove monitorerà la frontiera di Abu Kamal. Domani altro personale si trasferirà a Al Hasakah che costituirà la base dell'UNHCR per le operazioni nella Siria orientale. Da questa località, saranno monitorati i posti di frontiera di Al Yarubieh e Faysh Khabur nel nord-est del paese.

Turchia: aumentano le scorte di aiuti umanitari, difficoltà per i team che monitorano le frontiere

Continuano ad aumentare le scorte di aiuti umanitari nel deposito regionale dell'UNHCR nella città portuale di Iskenderun, nella Turchia meridionale. A oggi, il deposito contiene10.800 tende (che possono ospitare fino a 54mila persone); 95.500 coperte (per circa 48mila persone); 58mila materassi (per 96mila persone); 20.800 stufe/fornelli, oltre a notevoli quantità di teli di plastica, lanterne e taniche per l'acqua. Si sta trasferendo via terra un carico di 360mila assorbenti igienici verso un altro deposito dell'UNHCR, a Gaziantep. Inoltre, si stanno trasferendo ulteriori scorte - tra cui mille tende, 15mila coperte, mille materassi e 2mila stufe/fornelli - dal deposito di Iskenderun per incrementare gli aiuti dell'UNHCR in Siria. Il deposito serve da centro di raccolta per entrambi i paesi.I team mobili dell'UNHCR che monitorano le frontiere in Turchia continuano a dover affrontare notevoli difficoltà. Nelle remote aree montuose del sud-est del paese - dove attualmente operano due di questi team - le cattive condizioni delle strade continuano ad ostacolare le operazioni. Uno dei team, che oggi aveva in programma di dirigersi da Hakkari verso la città di frontiera di Cukurca, ha dovuto rivedere i propri piani alla notizia che la strada tra le due città era bloccata da 25 diverse valanghe e frane, rendendo impossibile il viaggio. Attualmente non esistono altre vie di accesso a Cukurca, uno dei principali punti di arrivo per i rifugiati durante la crisi in Iraq del 1991. Entrambi i team hanno quindi deciso di dirigersi verso Semdinli, nei pressi del punto in cui si incontrano le frontiere di Iraq, Iran e Turchia. I team riferiscono di avere buona cooperazione da parte delle autorità locali.Il terzo team, che opera nell'area della principale base dell'UNHCR nella Turchia meridionale, Silopi, continua a trovare difficoltà nel ricevere le autorizzazioni necessarie da parte delle autorità e negli scorsi sei giorni non ha potuto accedere adeguatamente alle aree di frontiera ad est e ad ovest di Silopi. Oggi il team aveva in programma di recarsi a Uludere, un altro importante punto di arrivo di rifugiati nel 1991. La missione tuttavia non è stata effettuata, poiché a metà giornata non erano ancora state rilasciate le necessarie autorizzazioni. 

Giordania: arrivano altre tende

Nella giornata di oggi, due Boeing 747 da carico con equipaggio della forza aerea giapponese di autodifesa (Japan Self-Defense Air Force) sono arrivati all'aeroporto internazionale Queen Alia in Giordania con un carico di 160 tende - capaci di ospitare 10 persone ciascuna - donate dal governo giapponese all'UNHCR. L'UNHCR ha in programma di inviare parte di questo contributo nel deposito nella Giordania orientale. Le tende rimanenti verranno stoccate nel deposito regionale dell'UNHCR nei pressi di Amman, da dove potranno essere distribuite ai vari posti di frontiera nella regione per ospitare eventuali rifugiati. 

Iran: proseguono i preparativi

Proseguono i preparativi in 4 campi delle province occidentali dell'Iran di Kermanshah, Khuzestan e Ilam. Questi 4 campi potranno inizialmente ospitare 60mila rifugiati. Altri 6 siti sono stati bonificati dalle mine e livellati e se necessario possono essere aperti. L'UNHCR ha stoccato coperte, tende, cisterne per l'acqua, set di utensili da cucina, materassi e altri beni di prima necessità nei propri depositi nelle importanti città dell'Iran occidentale di Ahwaz e Kermanshah. L'UNHCR ha inoltre inviato team mobili per verificare la situazione alle frontiere iraniane dove, secondo ripetute notizie, si starebbero ammassando sfollati iracheni, mentre le autorità iraniane affermano che non si sono registrati attraversamenti di iracheni della frontiera con l'Iran, in un'area ad alta densità di mine e altamente militarizzata. La possibilità di muoversi in queste aree per i civili è limitata e, per monitorare la frontiera e verificare le notizie sull'arrivo di rifugiati, l'UNHCR ha bisogno di un'autorizzazione.

Finanziamenti

L'UNHCR ha finora ricevuto dai paesi donatori contributi per 31,6 milioni di dollari

 

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