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Anno 2 Numero 39 Mercoledì 01.01.03 ore 23.45

 

Direttore Responsabile Guido Donati

 

UNHCR: Corsa contro il tempo per i rifugiati in Costa d'Avorio

 

www.unhcr.it 

L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha oggi nuovamente esortato a fornire sostegno internazionale alle decine di migliaia di rifugiati minacciati dal conflitto in Costa d'Avorio, e a garantire loro un passaggio sicuro e protezione. 
L'Agenzia ONU per i Rifugiati ha in programma di evacuare in un'area più sicura tra 50 e 60mila rifugiati liberiani intrappolati nella zona di conflitto, nella regione occidentale della Costa d'Avorio. Perché ciò sia possibile, sono necessari un accordo tra tutte le parti interessate affinché l'Agenzia possa accedere ai rifugiati e garantire loro un passaggio sicuro; un'autorizzazione immediata da parte del governo ivoriano ad allestire nuovi siti per ospitare le persone in fuga in aree sicure lungo la costa meridionale; e un accordo con i governi degli altri stati dell'Africa occidentale perché forniscano protezione ai rifugiati.
In particolare, l'UNHCR intende evacuare con urgenza circa 6mila rifugiati liberiani attualmente in attesa nel campo di Nicla, nei pressi della città occidentale di Guiglo, a circa 50 km dalla frontiera con la Liberia. Nonostante si trovi in un'area controllata dal governo, questo campo è molto vicino alla linea del fronte. I rifugiati liberiani che si trovano a Nicla sono molto preoccupati del fatto che alcuni dei ribelli apparterrebbero ad un gruppo etnico ostile.
"Dobbiamo trasferire al più presto questi rifugiati liberiani nelle più sicure regioni meridionali, poiché i combattimenti si sono protratti per tutto il fine settimana" ha dichiarato Panos Moumtzis, il delegato dell'UNHCR in Costa d'Avorio. "Secondo un nostro team che si è recato a Nicla, anche i rifugiati hanno fretta di andarsene perché sanno che gli scontri si fanno sempre più vicini. E' una vera e propria corsa contro il tempo".
A metà della giornata di oggi, l'UNHCR era ancora in attesa di una risposta dal governo ivoriano sulla richiesta di aprire urgentemente un nuovo sito per ospitare fino a 10mila rifugiati nella parte meridionale del paese, lungo la costa atlantica.
Una volta autorizzato dal governo, l'UNHCR inizierebbe subito il trasferimento dei rifugiati che si trovano a Nicla. Il team dell'UNHCR che ieri si è recato a Nicla ha riferito che i rifugiati sono così spaventati da volrsi trasferire immediatamente in un nuovo sito, anche prima che che questo disponga delle strutture essenziali. L'UNHCR e le organizzazioni non governative (ONG) partner dispongono di 50 autobus e 20 camion, pronti per il trasferimento, mentre le truppe francesi in Costa d'Avorio garantiranno la sicurezza dell'evacuazione.
E' difficile dire quanti rifugiati liberiani si trovino attualmente nell'ovest della Costa d'Avorio. Oltre 31mila di questi sono rientrati nel proprio paese da quando - lo scorso mese - sono cominciati i combattimenti nella regione occidentale. Nello stesso periodo, l'UNHCR ha registrato l'arrivo in Liberia di altri 18mila rifugiati, di nazionalità ivoriana.
"Il fatto che queste persone stiano cercando rifugio in un paese come la Liberia, anch'esso instabile e martoriato dai conflitti, è indicativo dell'attuale situazione in cui versa quella parte della Costa d'Avorio" secondo quanto affermato dall'assistente dell'Alto Commissario Kamel Morjane, rientrato a Ginevra la scorsa settimana dalla regione.
L'UNHCR è in attesa di risposte da parte di altri paesi dell'Africa occidentale ai quali è stato chiesto di accogliere parte dei rifugiati liberiani provenienti dalla Costa d'Avorio.
"Vorremmo trasferirli in un paese terzo sempre di quella regione, e in questo senso abbiamo avviato dei negoziati con alcuni paesi" ha detto Morjane. "Tuttavia, in attesa di una risposta positiva, come primo passo, li ospiteremo temporaneamente in zone relativamente sicure nel sud della Costa d'Avorio".
Per assistere tutti coloro che sono già fuggiti dal conflitto e per essere in grado di intervenire nel caso in cui la situazione dovesse peggiorare ancora, l'UNHCR ha richiesto ulteriori 6,1 milioni di dollari come fondi di emergenza. L'Agenzia ha già effettuato diverse spedizioni di beni di prima necessità per circa 20 mila persone in Liberia e li sta disponendo nei magazzini.

 


 

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