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UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI
Non si buttano né i surgelati né i cibi refrigerati se manca la corrente solo per un’ora e
mezza
Roma, il 27 giugno 2003 – Non si buttano né i surgelati né i cibi refrigerati se manca la corrente solo per un’ora e mezza. E’ quanto ricorda l’Unione Nazionale Consumatori in merito alle preoccupazioni espresse da molti consumatori per le conseguenze del black-out. In primo luogo, avverte l’Unione Consumatori, è consigliabile posizionare il regolatore a una temperatura più bassa, sia per il frigorifero sia per il reparto freezer: in questo modo, per le successive interruzioni di energia elettrica fino a 90 minuti non c’è alcun problema e i surgelati si possono conservare fino alla data di scadenza. Per le interruzioni comprese fra un’ora e mezzo e tre ore, invece, prosegue il comunicato, occorre non aprire mai lo sportello del frigo e del freezer e possibilmente lasciare quest’ultimo chiuso per altre due ore dopo il ritorno dell’elettricità. Di nuovo, sostiene l’Unione Consumatori, non c’è alcuna conseguenza per i cibi refrigerati e surgelati, che si possono consumare tranquillamente nei consueti modi. Per le eventuali interruzioni comprese fra tre e sei ore, occorre sempre tenere chiuso il freezer, ma anche per le 12 ore successive: se l’apparecchio è in buono stato, non ci sono ancora problemi, viceversa è meglio consumare i surgelati nei giorni seguenti, cominciando da quelli che si mangiano crudi, come la frutta. Per i cibi in frigo, conclude l’Unione Consumatori, se la corrente manca per oltre 6 ore è meglio consumare in giornata i prodotti freschi a base di uova e di latte e cuocere la carne e il pesce, che poi si possono conservare nuovamente in frigo per tre o quattro giorni.
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