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di Lorella
Salce
La FGM è un problema con cui i medici
occidentali non hanno famigliarità. Oltre ad una mancanza di
conoscenze cliniche delle procedure della FGM e delle sue
complicanze, mancano anche le conoscenze sulle credenze e le
tradizioni socioculturali che la sottendono. Ad esempio, in molte
comunità dove la FGM è una pratica tradizionale, le donne sono
riluttanti a discutere di questioni sessuali con il personale
sanitario e la timidezza impedisce loro di parlare di rapporti
sessuali dolorosi o dell'incapacità di consumare il matrimonio. Nel
Sudan settentrionale, le donne vengono sottoposte ad una procedura
di deinfibulazione immediatamente dopo il matrimonio. Questa
procedura viene eseguita da una levatrice locale o da una persona
che assiste la partoriente e affinché sia più facile consumare il
matrimonio. Molte donne somale che vivono nel Regno Unito hanno
difficoltà ad ottenere questo tipo di intervento. Gli aspetti
psicologici, psicosessuali e culturali della FGM dovrebbero essere
inclusi nella formazione degli operatori sanitari che lavorano nelle
comunità che praticano la FGM. È necessario che le autorità europee creino un
ambiente che non favorisca l'emarginazione dei profughi e degli
immigrati. Questo significa che essi devono valutare la politica e
gli statuti sociali attuali sugli immigrati in questo contesto. Ad
esempio, le leggi sull'immigrazione e l'asilo dovrebbero essere
valutate in base a come esse colpiscono l'identità della persona e
a quali sono i potenziali legami con gli immigrati a favore della
FGM. Le donne dovrebbero essere in grado di chiedere asilo politico
per proprio conto e non solo come persone dipendenti dagli uomini.
È necessario rendere le bambine consapevoli della possibilità di
cercare aiuto e rifugio ad esempio attraverso linee telefoniche
speciali, servizi sociali e strutture di ricovero per le donne
maltrattate che sono fondamentali per le necessità di questa
popolazione. È responsabilità delle autorità di incontrarsi
con le comunità; queste consultazioni possono identificare
questioni importanti, che possono essere utilizzate come base per
sviluppare una infrastruttura che affronti gli aspetti medici,
economici, sociali e legislativi della FGM. Coloro che si occupano
degli immigrati e dei profughi devono ricevere informazioni
sistematiche sui gruppi che ancora praticano la FGM e sui gruppi che
forniscono servizi che si occupano della FGM. Il patrocinio
attraverso le autorità dovrebbe sottolineare che è necessario un
approccio olistico verso gli immigrati e che anche le donne
immigrate hanno dei diritti. Dovrebbero essere stanziati fondi per
affrontare più di un aspetto della vita delle donne immigrate.
L’obiettivo deve essere non solo quello di
fermare la FGM, ma anche di dare alle donne africane maggiori
diritti. La FGM è più di un problema sanitario; essa è anche un
mezzo per controllare la sessualità femminile. La FGM è una forma
di violenza basata sul sesso, benché sia riconosciuto che essa non
rappresenta uno sforzo intenzionale e deliberato per infliggere
lesioni. Quindi non basta semplicemente l'eradicazione
della FGM come tale. Bisogna invece etichettarla come un
comportamento sociale, che si serve del sesso come base. Questo
significa che il messaggio non è solo "non praticate la FGM";
ma piuttosto facilitare un cambiamento sociale. I medici, gli
antropologi, gli assistenti sociali, e tutti gli operatori sanitari
dovrebbero essere in grado di andare in questi villaggi e distretti
ed informare coloro che praticano la FGM sui pericoli che comporta.
Affinché gli sforzi per eliminare questa pratica abbiano successo
è necessario agire con grande attenzione e delicatezza, per il
fatto che le credenze culturali hanno un sostegno molto forte.
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