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Anno 2 Numero 47 Mercoledì 26.02.03 ore 23.45

 

Direttore Responsabile Guido Donati

 

MUTILAZIONI GENITALI FEMMINILI: una pratica o una cultura?

 

di Lorella Salce

Il fenomeno della Mutilazione Genitale Femminile (FGM) comprende numerose e diverse pratiche rituali tradizionali.
La pratica tradizionale della FGM ha sollevato una crescente attenzione internazionale negli ultimi dieci anni. La dichiarazione congiunta sulla mutilazione genitale femminile pubblicata nell'aprile 1997 da WHO, UNICEF e UNFPA ha posto la seguente definizione a questa pratica: "La mutilazione genitale femminile comprende tutte le procedure che includono la rimozione parziale o totale dei genitali femminili esterni o altre lesioni agli organi genitali femminili per ragioni culturali o altre ragioni non terapeutiche". È importante sottolineare che né la Bibbia né il Corano prescrivono questo intervento, anche se esso viene frequentemente praticato in alcune comunità musulmane nella convinzione che essa faccia parte dell'Islam.
Il fenomeno migratorio internazionale ha portato alla ribalta la pratica della FGM, altresì nota come circoncisione femminile, nei paesi industrializzati, in particolare in Europa, Stati Uniti, Canada e Australia, paesi che non hanno familiarità con queste pratiche tradizionali. La presenza di un numero sempre maggiore di profughi e immigrati provenienti da paesi dove si pratica la FGM, in Australia, Europa e Nord America ha suscitato nei paesi ospiti un grande interesse, attenzione e anche preoccupazione per questo fenomeno.
Infatti la mutilazione genitale femminile non è solo una pratica culturale tradizionale, ma anche una forma di violenza contro la ragazza o la bambina che influenzerà la sua vita futura come donna adulta, sotto l’aspetto psicologico, relazionale, sessuale e riproduttivo. 
Il danno inferto agli organi genitali femminili e al loro funzionamento è esteso e irreversibile.
Benché questa pratica sia illegale e penalmente perseguibile in numerosi paesi, si stima che circa 132 milioni di bambine e donne sono sottoposte a mutilazione genitale in tutto il mondo e che ogni anno almeno 2 milioni di bambine sono a rischio di mutilazione.
Nonostante il riconoscimento dell'importanza di questo problema così delicato la conoscenza del problema presenta ancora grandi lacune riguardo alla sua diffusione e ai tipi di interventi politico-sanitari che possano garantire la sua eradicazione.

 


 

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