|
|
di Dante Romanò
Molti anni
fa,quando ci accorgemmo che con un adeguato stile di vita e con l’aiuto
di mezzi diagnostici sempre più sofisticati si poteva non fare
insorgere molte malattie o quanto meno si poteva intercettarle in
fase iniziale, si dette molto spazio alla parola, e sottolineo alla
parola, prevenzione. Sembrava tutto cosi facile e logico. Perché
fumare se c’è il rischio di morire di tumore ai polmoni? Perché
non effettuare con regolarità controlli medici e di laboratorio
senza aspettare l’insorgenza di una qualsiasi malattia? A
distanza di molto tempo proviamo a fare il punto della situazione
attuale. Non mi sembra a tutt’oggi
che il messaggio sintetizzato nello slogan "prevenire è meglio
che curare" sia stato ben percepito da tutti noi. Tranne che in
alcuni casi, vedi prevenzione dei tumori del collo dell’utero o del
seno, non sono stati fatti molti passi avanti o almeno non quanto ci
si poteva aspettare. Da cosa può dipendere? Probabilmente le
ragioni sono molteplici. Ecco!
Voglio aprire una finestra con i nostri lettori. Vi invito tutti a
dire le vostre ragioni nella convinzione che questo potrà
permettere a chi di dovere di trovare la strada o le strade giuste
per raggiungere quei risultati che ci si era riproposti e che non si
sono raggiunti. Un piccolo sondaggio insomma ma che sia anche
propositivo di soluzioni pratiche perché dalle parole si possano
realizzare fatti. |
|
|