www.fao.org

Roma, 26 maggio 2003 - Una maggiore cooperazione tra le città ricche e quelle povere puó e deve essere un elemento chiave nella lotta contro la fame.  

Questo il messaggio  fondamentale del Direttore generale della FAO, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, alla seconda Conferenza sulla Glocalizzazione tenuta a Roma durante il fine settimana.

  "Essendo più vicine ai bisogni e alle preoccupazioni dei cittadini, le autorità locali sono in grado di fondere l'autorità istituzionale con la solidarietà della gente, e possono essere un veicolo efficace per la cooperazione internazionale", ha detto Jacques Diouf ed ha aggiunto che "le autorità locali che vorranno unirsi alla richiesta mondiale di sicurezza alimentare, troveranno nella FAO una collaborazione impegnata".

 Diouf ha preso parte alla Conferenza per presentare un esempio di partnership triangolare tra la Città di Roma, la Città di Kigali, e la FAO: il modello Roma-Kigali.

Il modello Roma-Kigali
  
Il Governo italiano e la FAO hanno firmato di recente un accordo per una cooperazione decentralizzata che mira a migliorare la vita delle comunità rurali in alcuni paesi in via di sviluppo.

Una squadra congiunta FAO-Comune di Roma ha compiuto lo scorso febbraio una missione a Kigali per identificare le zone dove è necessario migliorare la sicurezza alimentare e le condizioni di vita locali.

La missione ha rivelato varie possibilità di partecipazione del settore privato romano per migliorare gli sprechi esistenti nella capitale ruandese e per facilitarne la situazione sanitaria; inoltre si presuppone che la Città di Roma lavorerà con la Città di Kigali per istituire un mercato alimentare migliorato.

Il Glocal Forum sta anche aiutando ad istituire un progetto di sviluppo delle capacità tra le ONG agricole locali ed il Comune di Kigali.

Si sta lanciando un programma simile creato tra Montreuil in Francia, Yelimané in Mali e la FAO, con la previsione di inserire esperti vietnamiti a basso costo, parte del Programma di cooperazione Sud-Sud della FAO, già esistente.

"Questa collaborazione pone in essere parte degli impegni già presi dalle varie parti in causa al Vertice mondiale sull'alimentazione:cinque anni dopo(giugno 2002), per agire insieme nel contesto dell'Alleanza Internazionale contro la fame" ha detto Diouf.

Egli ha anche ricordato che sia in occasione del Vertice mondiale sull'alimentazione del 1996, sia in quello del 2002, era stato esplicitamente riconosciuto che mentre la responsabilità per la sicurezza alimentare a livello nazionale è responsabilità dei governi, la battaglia contro la fame e la povertà puó essere vinta solo se collaborano la società civile, le ONG, il settore privato e le strutture decentralizzate.

Pensare globalmente, agire localmente

Un anno fa, il Glocal Forum - un'organizzazione no-profit realizzata dal giornale Metro, un giornale a distribuzione gratuita nelle principali comunità urbane - ha organizzato la prima Conferenza sulla Glocalizzazione, co-ospitata dal Sindaco di Roma.

Hanno firmato la Dichiarazione sulla Glocalizzazione Sindaci, politici e personalità del mondo economico provenienti da 20 città nel mondo.

La seconda Conferenza sulla Glocalizzazione è stata inaugurata da James Wolfensohn, Presidente del Gruppo Banca Mondiale al Campidoglio e vi hanno partecipato più di 40 Sindaci di molte città del mondo, tra cui Mosca, Washington, Parigi, Nuova Deli, Ankara, Sao Paolo e Dakar.

Le linee guida sulla politica della glocalizzazione saranno sottoposte al Presidente francese Jacques Chirac, presidente dell'imminente G8, che si terrà in Francia, ad Evian-les-Bains, il prossimo mese di giugno, affinchè vengano inserite nell'agenda del Vertice.