Anno 2 Numero 50 Mercoledì 19.03.03 ore 23.45

 

Direttore Responsabile Guido Donati

 

Due milioni di persone affrontano gravi carenze alimentari nell'Africa Occidentale

Urgente necessità di fondi per progetti di emergenza in Mauritania, Mali, Senegal, Capo Verde e Gambia


www.fao.org

Quasi due milioni di persone sono alle prese con una grave carenza alimentare in cinque paesi del Sahel, ha comunicato l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO) nel rinnovare l'appello per finanziare progetti di emergenza nell'area.
La siccità e i cattivi raccolti in Mauritania, Senegal, Mali, Gambia e Capo Verde e l'instabilità politica in Costa d'Avorio hanno lasciato molte famiglie in grave povertà.
"Tutta una serie di fattori ha creato una situazione in cui persone autosufficienti e in grado di acquistare il cibo in condizioni di normalità ora non possono più farlo," ha spiegato Anne M. Bauer, Direttrice delle Operazioni di Emergenza e Riabilitazione della FAO.
Nel dicembre scorso un appello congiunto FAO-PAM per 28 milioni di dollari per questa parte dell'Africa ha finora ricevuto solo il 23 per cento e la situazione continua a peggiorare. Una recente missione congiunta nella regione della FAO e del Comitato tra gli Stati per il controllo della siccità nel Sahel (CILSS) ha stimato il deficit cerealicolo totale nell'area a 611 350 tonnellate.
"Il periodo magro, quando le scorte alimentari delle famiglie si sono esaurite, normalmente comincia in giugno o luglio, ma è già cominciato in molte parti dell'Africa dell'Ovest," ha detto la Bauer.
La siccità in Senegal, per esempio, ha rovinato i raccolti di arachidi, che permettono a molti agricoltori di guadagnare denaro per comprare cibo e ha alzato i prezzi di altri alimenti base. Il raccolto di arachidi è diminuito del 70% rispetto all'anno scorso e più della metà delle famiglie rurali deve affrontare carenze alimentari.

Misure drastiche 
"Le famiglie hanno adottato misure drastiche quali ridurre i pasti e le porzioni alimentari, il che li rende più vulnerabili alle malattie, oltre a svendere bestiame e beni, il che li priva di una certa sicurezza per il futuro," aggiunge la Bauer.
In Mauritania, la crisi alimentare colpisce circa 600.000 persone e le prospettive sono poco ottimistiche in quanto i raccolti e le promesse di aiuti fanno pansare che il paese non potrà coprire che i due terzi delle necessità cerealicole.
Nel Mali, un paese al confine con la Costa d'Avorio dilaniata dalle guerre, più di 130.000 persone che si erano insediate stanno tornando indietro attraverso la frontiera e arrivano prive di tutto, in totale dipendenza dalle loro famiglie e dagli aiuti umanitari. L'afflusso di rifugiati rischia di peggiorare una situazione economica in cui già il 73% della popolazione vive con meno di un dollaro al giorno. Il Mali presenta il deficit alimentare più grave dell'area con una necessità cerealicola di circa 213.000 tonnellate.
Le piogge irregolari in Gambia hanno seriamente danneggiato più di 360.000 persone, principalmente nelle zone rurali. La FAO sta cercando fondi per progetti di produzione vegetale e gestione dell'acqua, in quanto parte del Programma Speciale per la Sicurezza Alimentare.
I progetti di emergenza della FAO e del Pam includeranno la distribuzione di aiuti alimentari e sementi, utensili e fertilizzanti come aiuto immediato alle famiglie colpite. La FAO sta inoltre progettando di fornire assistenza tecnica in materia di irrigazione per garantire nel lungo periodo la sicurezza alimentare. 





Links

FAO - Divisione Operazioni di emergenza e riabilitazione http://www.fao.org/reliefoperations/ 

Newsroom http://www.fao.org/english/newsroom/ 



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