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Anno 1 Numero 28 Mercoledì 16.10.02 ore 23.45

 

Direttore Responsabile Guido Donati

 

Appello dell'UNHCR Per il ritorno dei cingalesi 

Con il consolidarsi del processo di pace, l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati ha lanciato oggi un appello di 10 milioni di dollari per sostenere il ritorno a casa dei cingalesi, dopo 20 anni di sanguinosa guerra civile conclusasi all'inizio di quest'anno con un cessate il fuoco ottenuto anche attraverso la mediazione del governo norvegese. 
L'appello dell'agenzia ONU per i rifugiati fa seguito ad una serie di negoziati tra il governo dello Sri Lanka e le Tigri Tamil (Liberation Tigers of Tamil Eelam) che si sono tenuti a settembre in Thailandia.
Quest'anno oltre 180mila sfollati cingalesi sono tornati nelle loro case ed altri 1.000 rifugiati hanno fatto ritorno spontaneamente dall'India, a seguito dell'accordo di cessate il fuoco dello scorso febbraio.

 

"I cingalesi hanno optato per la pace e la stabilità. I nostri programmi andranno a consolidare quanto ottenuto al tavolo negoziale assistendo le persone a ricostruire le proprie comunità e la loro stessa vita", ha detto l'Alto Commissario Ruud Lubbers. "La comunità internazionale deve farsi carico dei bisogni di migliaia di cingalesi che si stanno dirigendo a casa e di molti altri che seguiranno".
Per oltre 15 anni l'UNHCR ha operato nello Sri Lanka. Su richiesta del governo e sotto il mandato del segretario generale dell'ONU, l'agenzia per i rifugiati fornisce protezione ed assistenza a 800mila sfollati interni.
L'appello dell'UNHCR, che copre il periodo ottobre 2002 dicembre 2003, finanzierà beni di prima necessità per 60mila famiglie, inclusi teloni di plastica, set da cucina, materassi, sapone, kit igienici e taniche. 

 

 

Inoltre l'UNHCR finanzierà, nelle zone di ritorno di sfollati e rifugiati, anche progetti in altri settori quali le infrastrutture, il settore idrico e igenico-sanitario. 
"L'assistenza umanitaria da sola non aiuterà lo Sri Lanka a risollevarsi dal danno causato da anni di conflitto e stagnazione economica", ha detto Lubbers. "L'UNHCR sta lavorando in stretta collaborazione con la Banca Mondiale, l'UNDP, la Banca per lo sviluppo asiatico e altri partner affinché vengano forniti aiuti mirati alla ristrutturazione e alla ricostruzione del paese".
Oltre la metà dei 180mila sfollati rientrati a casa hanno fatto ritorno a Jaffna, la penisola decimata dal lungo conflitto. Circa 64mila rifugiati cingalesi si trovano attualmente a Nadu, la provincia tamil dell'India meridionale. 

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