Anno 2 Numero 67 Mercoledì 16.07.03 ore 23.45

 

Direttore Responsabile Guido Donati

 

COREA: MASSACRO DI CANI E GATTI NEL GIORNO
PIU’ CALDO DELL’ANNO

www.animalisti.it

I Bok days, 16 luglio, 26 luglio e il 15 agosto, sono considerati in Corea i giorni più caldi dell’anno e proprio in queste giornate vengono torturati e uccisi più cani del solito. I Coreani infatti ritengono che la carne di cane allevi il caldo soffocante e che incrementi la virilità.
Ogni anno oltre 2.6 milioni di cani e centinaia di migliaia di gatti vengono torturati e uccisi a scopo alimentare. Ritengono anche che quanto più si incrudelisca sui cani e gatti attraverso le più terribili torture tanto più la loro carne sia afrodisiaca.

“Chiediamo al Governo Coreano - dichiara Ilaria Ferri direttore cattività dell’Associazione Animalisti Italiani PeTA, - di promulgare una legge per la tutela e i diritti degli animali, in questo caso specificatamente per cani e gatti, contro il loro allevamento e consumo a scopi alimentari. Un legge che abbia effetto immediato. A testimonianza dell’interesse internazionale verso un tema che sta a cuore agli animalisti ma anche alle persone comuni che riconoscono nella cinofagia una pratica barbara e incivile, oggi in tutto il mondo (Usa, Canada, Corea, Olanda, Australia, Nuova Zelanda, Spagna, Argentina, Svezia, Inghilterra etc.) si manifesta affinché questa inutile strage finisca per sempre. Il consumo di carne di cane e gatto non è una tradizione, è ora di sfatare questa terribile menzogna. In ogni caso la nostra battaglia non è rivolta contro un popolo, ma basata sulla diffusione del rispetto dei più elementari valori di sensibilità e alla diffusione dei diritti di tutte le creature viventi. Come la libertà degli uomini ha un prezzo, anche quella degli animali deve coinvolgere lo stesso impegno che deve tradursi in attività concrete: informazione, consapevolezza e partecipazione. Solo così potremo salvare i cani e i gatti in Corea.”

Walter Caporale Presidente dell’Associazione Animalisti Italiani PeTA-dichiara “Siamo uniti in questa battaglia a fianco delle organizzazioni IAKA-KAPS, dirette dalle fantastiche sorelle Kum, che hanno reso noto al mondo intero queste incredibili atrocità. Questa battaglia condivisa in moltissimi paesi, dimostra che in tutto il mondo, al di là delle differenti culture e tradizioni esiste un principio etico, morale e non violento che supera ogni confine e ogni barriera. Questo ne è un esempio. La tortura e i crimini sulla pelle degli animali non possono seguire nessuna logica.
Chiediamo che al più presto il governo Coreano vieti il consumo e le indicibili torture di cani e gatti. Sul nostro sito, www.animalisti.it, sono disponibili le raccapriccianti foto che confermano la drammaticità delle sofferenze dei cani e dei gatti in Corea". 

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