Anno 2 Numero 59 Mercoledì 21.05.03 ore 23.45

 

Direttore Responsabile Guido Donati

 

UN CAVALLO SGOZZATO PER REALIZZARE IL FILM IL TEMPO DEI LUPI

APPELLO A BERLUSCONI PER BLOCCARE IL FILM

www.animalisti.it 

Al peggio non c’è mai fine. Per la realizzazione del film “Il tempo dei lupi” di Michael Haneke, presentato ieri fuori concorso al Festival di Cannes, un cavallo è stato sgozzato realmente, senza ricorrere alla simulazione o ad un animale finto. “Il Tempo dei Lupi” – dichiara Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani-PeTA – “è stato realizzato in Francia dove non esistono ancora leggi che tutelano gli animali utilizzati nei film, come avviene negli Stati Uniti dove l’uccisione di un animale avrebbe comportato immediate sanzioni per il regista. Con una lettera inviata al Ministro per i Beni e le attività Culturali, Giuliano Urbani, e al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, abbiamo chiesto di vietare l’uscita del film in Italia, contro il quale partirà in ogni caso un boicottaggio internazionale da parte della PeTA. Lo sgozzamento di un cavallo in Italia è infatti un reato punito dall’art. 727 del Codice Penale con una multa da 2.000 a 5.000 euro: purtroppo la nuova legge contro i maltrattamenti, che prevede anche la reclusione, è ferma alla Commissione Giustizia del Senato, dopo l’approvazione unanime dello scorso gennaio da parte della Camera dei Deputati. Al Presidente della Commissione Europea, Romano Prodi, gli Animalisti Italiani-PeTA chiedono invece l’approvazione di una direttiva europea che vieti lo sfruttamento e la violenza su animali per la realizzazione di film, prevedendo la presenza di una Commissione di controllo nei set cinematografici in cui è previsto l’utilizzo di animali, come già avviene negli Stati Uniti”. “Se l’uscita di questo film ignobile e vergognoso dovesse essere autorizzata, siamo pronti” – conclude Walter Caporale – ad organizzare picchettaggi all’ingresso delle sale cinematografiche: non c’è cultura che possa basarsi sulla violenza e sulla sofferenza di un essere vivente. Se una comparsa o magari un bambino fossero realmente sgozzati per rendere più “realistica e dirompente” la realizzazione di un film ci scandalizzeremmo tutti: lo stesso orrore e lo stesso sdegno dobbiamo saper manifestare quando ad essere ucciso è un animale”.


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