|
AMNESTY INTERNATIONAL: RISCHIO PER I CIVILI SE VERRANNO USATE
MINE ANTI- PERSONA E BOMBE A GRAPPOLO
www.amnesty.it
Roma, 27 marzo 2003
- Amnesty International ha ammonito tutte le parti coinvolte nel conflitto in Iraq a non utilizzare armi indiscriminate. Questa richiesta fa seguito alle segnalazioni riguardanti l’uso di mine anti-persona e bombe a grappolo. L’organizzazione ha rinnovato il suo appello alle autorità statunitensi, britanniche e irachene affinché pongano immediatamente fine all’uso di “armi che sono di per sé indiscriminate o comunque proibite dal diritto internazionale umanitario”.
I comandi militari di Stati Uniti e Gran Bretagna hanno rifiutato di escludere l’uso di bombe a grappolo. Le preoccupazioni di Amnesty International sono aumentate a seguito delle notizie secondo le quali a Bassora si è fatto uso di bombe a grappolo che possono aver causato morti e feriti tra la popolazione civile.
Le bombe a grappolo rilasciano su una vasta area una serie di altri ordigni di dimensioni più piccole. Almeno il 5% di questi non esplode al suolo, trasformandosi in mine anti-persona, che costituiscono una continua minaccia di morte o di mutilazione per chi vi entra in contatto.
“Dev’essere adottata una moratoria immediata sull’uso delle bombe a grappolo, in quanto queste armi presentano un elevato rischio di violare il divieto di attacchi militari indiscriminati” – ha dichiarato Amnesty
International.
Secondo quanto riferito ad Amnesty International, le truppe irachene stanno deponendo mine anti-persona ed altre trappole esplosive nel sud del paese. Notizie del genere provengono anche da Kirkuk, a nord, e da altre zone.
Il Pentagono ha dichiarato di “riservarsi il diritto di usare mine anti-persona”. La Campagna internazionale per la messa al bando delle mine-antipersona ha denunciato che gli Stati Uniti hanno trasportato nella regione circa 90.000 mine anti-persona per un loro possibile uso in Iraq. Il Primo ministro britannico Tony Blair ha finora rifiutato di escludere l’uso di bombe a grappolo da parte delle proprie forze armate. Gli USA hanno trasferito migliaia di mine anti-persona (bandite secondo la legislazione britannica) al largo dell’isola di Diego Garcia, territorio britannico. Se fossero portate a terra violerebbero le leggi della Gran Bretagna.
“Usa e Gran Bretagna devono immediatamente porre fine a ogni ulteriore utilizzazione delle mine anti-persona”, sostiene Amnesty International. “L’uso delle mine anti-persona e delle bombe a grappolo rischia di far salire ancora di più il numero delle vittime tra la popolazione civile. Per questo occorre fermarle”.
Nota
La Convenzione sulla proibizione dell’uso, dello stoccaggio, della produzione e del trasferimento di mine anti-persona e sulla loro distruzione (conosciuta come Trattato di Ottawa), entrata in vigore il 1° marzo 1999, è stata firmata da 146 paesi e ratificata da 131. Essa vieta la costruzione, la produzione, l’acquisto, lo stoccaggio, il possesso e il trasferimento di mine anti-persona. Né gli Stati Uniti né l’Iraq l’hanno ratificata, al contrario di Gran Bretagna e Australia.
|
|