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LE RICHIESTE DI AMNESTY INTERNATIONAL ALL’UNIONE EUROPEA: PROTEGGERE LA POPOLAZIONE CIVILE IRACHENA, RISPETTARE LE LEGGI DI GUERRA
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Alla vigilia del Summit dell’Unione Europea di Bruxelles e nell’imminenza dell’inizio della guerra in Iraq, Amnesty International ha chiesto ai capi di Stato e di governo dei Quindici di mostrare la loro determinazione, individuale e collettiva, ad assicurare la stretta osservanza delle leggi internazionali sulla condotta di guerra.
Amnesty International ha trasmesso ai Quindici le dieci domande che ieri ha rivolto a George W. Bush, Tony Blair, José Maria Aznar e Saddam
Hussein:
Quali misure avete preso per garantire il pieno rispetto del diritto internazionale umanitario in tempo di guerra?
Potete garantire che non farete ricorso ad armi che, per la loro natura, hanno effetti indiscriminati?
Quali misure adotterete per garantire che i civili fatti prigionieri saranno trattati in modo equo e umano?
Quali misure adotterete per garantire che i diritti dei combattenti saranno rispettati?
Potete spiegare cosa state facendo per soddisfare le necessità di tipo umanitario e di sicurezza della popolazione irachena?
Come assicurerete protezione e assistenza ai rifugiati e ai profughi in fuga dal conflitto?
Cosa intendete fare per assicurare alla giustizia internazionale i responsabili di reati?
Siete disponibili a ricorrere ai servizi della Commissione permanente d’inchiesta umanitaria per indagare su gravi violazioni delle Convenzioni di Ginevra?
Sosterrete e favorirete la presenza di osservatori internazionali sui diritti umani su tutto il territorio iracheno, una volta che le condizioni di sicurezza lo permetteranno?
Come intendete assistere le Nazioni Unite nell’adempimento delle loro responsabilità in campo umanitario e dei diritti umani?
“I leader europei devono dichiarare pubblicamente e senza la minima ambiguità che intendono riaffermare i valori e gli impegni che vincolano l’Unione Europea e ciascuno dei suoi membri” – ha dichiarato Marco Bertotto, presidente della Sezione Italiana di Amnesty International. “Tutti i paesi, ma soprattutto quelli che partecipano alla guerra in Iraq, devono garantire che le leggi di guerra saranno rispettate da tutti coloro che agiranno sotto il loro comando”.
Amnesty International chiede in particolare ai leader dell’Unione Europea di dichiarare la loro ferma opposizione all’uso di armi che sono di per sé indiscriminate, tra cui le bombe a grappolo, le mine antipersona e le armi chimiche, biologiche e nucleari.
Amnesty International chiede inoltre ai leader dell’Unione Europea di assicurare che non vi sarà alcun attacco diretto contro i civili; che gli attacchi contro obiettivi militari non avranno un impatto sproporzionato contro i civili; che saranno pienamente soddisfatte le necessità umanitarie e di sicurezza della popolazione irachena; che i rifugiati e i profughi saranno protetti.
Amnesty International chiede infine ai Quindici di premere sul Consiglio di sicurezza affinché vengano inviati osservatori sui diritti umani delle Nazioni Unite, non appena la situazione lo consentirà. Secondo Amnesty International, gli osservatori sui diritti umani sono essenziali per contribuire a prevenire abusi e a indagare sulle violazioni commesse da ogni parte coinvolta nel conflitto.
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