Anno 2 Numero 77 Suppl.

 

Direttore Responsabile Guido Donati

 

CONSIGLIO DI ASSOCIAZIONE UNIONE EUROPEA/TUNISIA: AMNESTY INTERNATIONAL PREOCCUPATA PER IL NUOVO PROGETTO DI LEGGE “ANTI-TERRORISMO”

www.amnesty.it 

Brussels / Roma, 29 settembre 2003 - Alla vigilia della riunione del Consiglio dell’Associazione Unione Europea/Tunisia Amnesty International ha portato all’attenzione della Presidenza italiana e della Commissione europea le proprie preoccupazioni per i contenuti di una legge “anti-terrorismo” attualmente all’esame del parlamento tunisino. Queste preoccupazioni sono contenute in un documento nel quale l’organizzazione per i diritti umani rileva come la nuova legge potrebbe essere usata per limitare la libertà di espressione e incrementare l’attività dei tribunali militari.

La politica dell’Unione Europea, più volte sostenuta, è che il “terrorismo” non deve essere combattuto alle spese dei diritti umani. Per questo, Amnesty International ha sollecitato la Presidenza italiana dell’Unione Europea e la Commissione Europea a premere sul governo tunisino, durante l’incontro di domani, affinché la legge in questione sia emendata o ritirata del tutto.

“L’Unione Europea e la Tunisia hanno entrambe sottoscritto l’articolo 2 dell’Accordo di Associazione Euro-mediterranea, in base al quale le loro relazioni si fondano sul rispetto dei diritti umani, dei principi democratici e dello stato di diritto”, ha dichiarato Dick Oosting, direttore dell’ufficio di Amnesty International presso l’Unione Europea.

Amnesty International ha già espresso le proprie preoccupazioni per la vigente legislazione “anti-terrorismo”, utilizzata per reprimere il dissenso politico. In base al nuovo testo, all’esame della Camera dei Deputati tunisina, forme di libertà di espressione in cui si chieda un mutamento della politica governativa – azioni che sono del tutto legittime ai sensi del diritto internazionale – potrebbero essere considerate atti di “terrorismo”. 

L’organizzazione per i diritti umani chiede all’Unione Europea di premere sulla Tunisia affinché questo paese osservi gli impegni assunti in base al diritto internazionale e all’Accordo di Associazione e riesamini, pertanto, il progetto di legge “anti-terrorismo” per renderlo coerente con gli standard del diritto internazionale e assicurare che le misure per combattere il “terrorismo” e rafforzare la sicurezza siano inserite in un solido contesto di rispetto dei diritti umani.

In particolare, l’Unione Europea dovrebbe ottenere garanzie che chiunque sia sospettato o giudicato colpevole di “terrorismo” non verrà sottoposto a tortura o ad altri trattamenti crudeli, inumani e degradanti, avrà diritto a un processo secondo le disposizioni internazionali in materia di giudizi equi e non verrà condannato alla pena di morte. 

In termini concreti, Amnesty International chiede all’Unione Europea di coinvolgere la Tunisia ad adottare un programma d’azione attraverso il quale la normativa e le procedure in vigore nel paese rispettino le leggi del paese e gli atti del diritto internazionale, come ad esempio il Patto internazionale sui diritti civili e politici e la Convenzione contro la tortura.

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