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LA UE STANZIA I FONDI PER LA RICERCA CON GLI EMBRIONI UMANI SOVRANNUMERARI
IN ITALIA QUESTI SOLDI NON ARRIVERANNO MAI, MA PER FORTUNA CHE C'E' LA UE E
ALTRI PAESI CATTOLICISSIMI CHE LI USERANNO
www.aduc.it
Firenze, 9 Luglio 2003. La Commissione Ue ha approvato lo stanziamento di
fondi per la ricerca con gli embrioni umani sovrannumerari (cioe' quelli
"avanzati" dalle tecniche di fecondazione in vitro). E' stata accetta la
proposta del commissario alla ricerca Philippe Busquin, che chiedeva la
sospensione della moratoria.
Nonostante le pressioni dell'Italia, dell'Irlanda e della Germania, questo
assurdo blocco e' stato rimosso, ed ora ogni Paese, le cui legislazioni
nazionali lo consentono, potra' usare questi fondi per la ricerca sulla
cosiddetta clonazione umana terapeutica, cioe' la produzione di cellule
staminali dalla clonazione di embrioni umani per il loro uso in quella
medicina rigenerativa che dovrebbe servire a curare malattie come il
diabete, l'Alzheimer e il Parkinson.
Questo mentre il Parlamento italiano si appresta a licenziare la legge sulla
fecondazione assistita in cui e' previsto il totale divieto di questo tipo
di ricerca, e in una situazione attuale di vuoto legislativo in cui ogni
ricerca genetica e' inibita grazie ad un'ordinanza del ministero della
Salute.
Bene: l'Italia, in materia, e' questa e si appresta a diventare anche
peggio.
Mentre altri Paesi cattolicissimi, come la Spagna e il Portogallo, stanno
per approvare leggi che prevedono proprio la ricerca con gli embrioni
sovrannumerari. E per questo useranno i fondi dell'Ue e i loro scienziati se
ne avvantaggeranno non essendo costretti ad andare in Paesi come la Gran
Bretagna, il Belgio, la Svezia o extra-Ue. Speriamo che lo faranno anche con
gli scienziati italiani che daranno loro una mano.
Mentre noi, ai primi segni di fattibilita', non potremo che organizzarci per
un turismo sanitario, confortati anche dal fatto che, molto probabilmente,
le cure negli altri Paesi Ue saranno pagate dal sistema sanitario nazionale.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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