Anno 2 Numero 78 Suppl.

 

Direttore Responsabile Guido Donati

 

EUTANASIA: GLI ITALIANI COME SEMPRE SONO PIU' AVANTI DEI LORO LEGISLATORI E DEI LORO RIFERIMENTI RELIGIOSI. E' IL CASO DI PRENDERNE ATTO, CONFRONTARSI SERENAMENTE SENZA STECCATI IDEOLOGICI E LEGIFERARE

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Firenze, 3 Ottobre 2003. Secondo un'indagine dell'Universita' Cattolica di Milano per conto della diocesi cattolica di Belluno-Feltre, il 43,8% degli abitanti della zona accetta il ricorso all'eutanasia, mentre il 23,4% e' contrario. I cattolici convinti, pur avvicinandosi alle posizioni di contrarieta' della loro Chiesa, sono al di sotto della soglia del 50% di contrarieta'. Un risultato che, ovviamente, ha stupito coloro che avevano commissionato l' indagine, ma non chi, come noi, non modella le proprie scelte e iniziative rispetto ad un riferimento ideologico, ma cercando di far convivere tutti coloro che la pensano in modo diverso senza che alcuno imponga ad altri il proprio pensiero e i propri comportamenti. Se pensiamo che il risultato e' in una citta' -Belluno- roccaforte del cattolicesimo della Chiesa romana, in una regione -il Veneto- altrettanto roccaforte della stessa religione, il risultato appare ancor piu' indicativo. Come sempre gli italiani -cattolici romani o meno poco importa- sono molto piu' avanti dei loro riferimenti religiosi ed istituzionali. Perche' il cattolicesimo della Chiesa romana, che e' di gran lunga la religione piu' professata nel nostro Paese, e' in prima fila nell' opposizione culturale e normativa sull'eutanasia, mentre i legislatori, nonostante alcune proposte di legge in materia siano gia' state depositate in Parlamento, continuano a far finta di ignorare il problema. I risultati, che sono anche episodi di cronaca quotidiana, sono la consegna all' illegalita' e alle aule di tribunale di una pratica diffusa, accettata e altamente responsabile del senso della vita e della morte, nonche' della dignita' umana. Perche' si arrivi ad un confronto sereno e non ideologico (com'e' ideologico in questi giorni in Senato per la legge sulla fecondazione assistita e sulla ricerca con le cellule embrionali), occorre che, grazie ai risultati di questa indagine, si apra un ampio confronto ad ogni livello. Cosi' come sta succedendo in Francia in questi giorni dopo gli episodi legati all'eutanasia del giovane V.Humbert e con la successiva creazione di una commissione parlamentare che si occupera' della materia. Solo cosi', la cosiddetta opinione pubblica potra' interloquire con un legislatore che, fino ad oggi, ha solo avuto le orecchie e gli occhi tappati per non vedere cio' che succede in ogni famiglia italiana.

Vincenzo Donvito, presidente Aduc


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