Agenzia di Stampa

Anno 1 Numero 37 Mercoledì 18.12.02 ore 23.45

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Direttore Responsabile Guido Donati

   

ONU: denuncia contro la politica contraria ai metodi anticoncezionali degli Stati Uniti

di Paola Franz

Durante una conferenza delle Nazioni Unite è stata criticata la politica del Governo americano contraria ai metodi anticoncezionali e all'aborto. La posizione degli USA mette a rischio gli accordi internazionali sullo sviluppo delle popolazioni. In un comunicato Terri Bartlett, Vice Presidente del Public Policy and Strategic Initiatives Population Action International (PAI), ha affermato che l'impatto di queste scelte, se verranno mandate avanti, sarà terribile e ingiusto sia per le donne sia per le famiglie.

Dure critiche anche dai gruppi umanitari e da rappresentanti di 30 Paesi asiatici, che erano presenti alla conferenza. Già da un decennio membri delle Nazioni Unite, lavoravano a un accordo internazionale per la pianificazione familiare e per la prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse, soprattutto per evitare il rischio di contagio da HIV e le gravidanze indesiderate. L'accordo era pronto per essere firmato, ma gli Stati Uniti si sono opposti ad alcuni punti che implicavano un sostegno ai metodi anticoncezionali e all'aborto. Il Governo conta sull'appoggio dei gruppi evangelici, contrari ai metodi anticoncezionali e all'aborto, e che ritengono che il miglior modo per evitare le malattie sessualmente trasmesse e pianificare la famiglia, sia l'astinenza e la castità. Il Governo di Washington chiede che si tolgano dal testo le parti che riguardano l'appoggio sanitario per i problemi delle donne che abbiano praticato aborti clandestini, e contestano le frasi dove si insiste sull'uso costante dei profilattici per ridurre il rischio di AIDS.

Thoraya Ahmed Obaid Direttore Esecutivo dell'United Nations Population Fund (UNFPA), ha spiegato che il Programma per le popolazioni e lo sviluppo non implica alcun appoggio all'aborto e non viene mai menzionato quest'ultimo come metodo di pianificazione familiare. La frase "servizio di salute riproduttiva" non si riferisce in alcun modo all'aborto. Lo statunitense Arthur Eugene Dewey, Assistant Secretary of State for Population, Refugees and Migration, ha difeso la posizione del Governo affermando che gli sforzi degli Stati Uniti, volti a portare a buon fine gli accordi internazionali su tale tale argomento, continueranno e continueranno anche ad apportare fondi all'ONU per finanziare i programmi di pianificazione familiare e la lotta contro l'AIDS. Secondo Dewey c'è stata una cattiva interpretazione delle volontà del suo Governo impiantata da una campagna di disinformazione.

   
   

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