|
Vaiolo:
l'OMS decide di non distruggere le ultime scorte
di
Paola Franz
Il
vaiolo, malattia contagiosa di origine virale, fatale nel 30% dei casi,
fu probabilmente introdotto dai saraceni in Europa intorno al VI secolo.
Le epidemie di questa malattia raggiunsero il massimo di letalità
durante i secoli XVII e XVIII a causa dei grandi scambi commerciali.
Questo virus uccideva ogni anno milioni di persone. Le epidemie di
vaiolo hanno sempre suscitato orrore tra le popolazioni, sia per l’alto
numero di morti che causavano, sia perché la malattia lasciava cicatrici
sfigurando per sempre le persone.
Il medico inglese Edward Jenner notò
che i mungitori sviluppavano una sorta di immunizzazione al virus
presentando solo delle pustole alle mani ma non la
malattia, per cui intuì che il vaiolo delle vacche (o vaccino), essendo meno
aggressivo, faceva sviluppare le difese verso il tipo più virulento, che causava
le epidemie. Il 14 maggio del 1796 praticò la prima vaccinazione utilizzando il
pus prelevato dalle pustole di una mungitrice e lo iniettò in un bimbo di otto
anni. Dopo due mesi gli inoculò il vaiolo umano letale, fortunatamente senza
conseguenze. Nel 1803 la Società Jenneriana iniziò la prima campagna di
vaccinazione per l'eradicazione del vaiolo.
Nel 1977 fu diagnosticato in Somalia
l’ultimo caso conosciuto di vaiolo nel mondo. L'Organizzazione Mondiale della
Sanità (OMS), dopo aver condotto lunghe e imponenti campagne di vaccinazione e
prevenzione in tutto il mondo, nel 1980 ha dichiarato la malattia ormai
debellata. Nel 1999 era stata decisa la
distruzione delle riserve di virus esistenti (una si trova negli USA, l'altra in
Siberia), prevista per la fine del 2002. Questa decisione non teneva conto che
nel frattempo qualcuno cercava di procurarsi ceppi di microrganismi mortali per
produrli in vasta scala quali potenti armi di distruzione di massa. La paura che
anche il virus del vaiolo possa essere stato prodotto da gruppi terroristici ha
modificato le decisioni dell'OMS a tale riguardo. Non dimentichiamo che le
ultime generazioni non sono vaccinate e l’unica arma contro questa malattia è la
vaccinazione, non esistono cure specifiche. La vaccinazione obbligatoria è stata
sospesa già dagli anni ’70 e ’80 quindi intere generazioni sono scoperte. Il
vaccino è efficace nel 95% delle persone vaccinate, e, se somministrato entro
pochi giorni dal contagio, è efficace anche a contatto già avvenuto.
|
|
|