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di
Guido Donati
L'acne è un
disturbo che colpisce, in modo più o meno intenso, la maggioranza
degli adolescenti, solo nel 10-15% dei casi si presenta in forma
più seria. Negli adulti vi può essere la comparsa di lesioni
acneiche causate da disturbi ormonali, disagi psicologici,
assunzione di farmaci, intossicazioni. L'acne compare prima della
pubertà con l'aumento di secrezione di grasso sul viso (seborrea),
a volte anche sulla schiena. Con il passare del tempo il sebo molto
denso può ostruire i follicoli sebacei, se entra in contatto con
l'aria si ossida e forma i caratteristici punti neri (comedoni
aperti), se invece rimane più in profondità può dar luogo a
microcisti (punti bianchi o comedoni chiusi) che possono evolvere,
nei casi più gravi, fino alla formazione di vere e proprie cisti.
Per queste sue caratteristiche l'acne si può presentare in
molteplici modi, a seconda della presenza di lesioni in differenti
stadi, si può andare dall'acne comedonica e microcistica fino a
forme più gravi come l'acne nodulare o conglobata. La più comune
è l'acne comedonica microcistica, che non va comunque
sottovalutata, sia perché può peggiorare e lasciare esiti
cicatriziali, sia perché dal punto di vista psicologico rappresenta
un forte disagio nell'adolescenza. Questa malattia è l'espressione
di un'alterazione dell'equilibrio dell'organismo e della psiche.
Durante la pubertà si hanno variazioni continue dei livelli
ormonali nel sangue, che servono a far raggiungere il completo
sviluppo sia fisico sia sessuale, per cui in determinati periodi si
hanno squilibri fra i vari ormoni sessuali con il predominio di
alcuni che possono favorire l'insorgenza dell'acne. Vi è inoltre
una certa predisposizione familiare a sviluppare questa patologia.
Ad aggravare e mantenere l'acne contribuiscono, in modo anche
sostanziale, i disagi psicologici che agiscono influenzando la
produzione di ormoni. L'insorgenza dell'acne richiede, quindi, non
solo la presenza medica, ma anche deve rappresentare un momento di
riflessione per tutta la famiglia nella ricerca dei fattori di
disagio del giovane e dei suoi rapporti con la famiglia e con il
mondo esterno. E' importante farsi seguire da uno specialista in
dermatologia, che dovrà individuare il tipo di acne, le cause
(attraverso esami adeguati) e prescrivere la terapia adatta. Una
delle regole fondamentali è quella di non "stuzzicare" le
lesioni acneiche per evitare di aumentare l'infiammazione e di
lasciare cicatrici. Una sana e genuina alimentazione è, comunque,
di aiuto. Vi sono diversi modi per affrontare questa patologia.
Nelle forme più lievi sono sufficienti detergenti e creme a base di
antibiotici, di alfa-idrossiacidi, di retinoidi. In quelle di media
entità si può ricorrere anche a microdermoabrasioni o a leggeri
peeling chimici effettuati periodicamente. Nei casi in cui il
problema è più evidente è necessario utilizzare, oltre alle
metodiche già citate, anche una corretta terapia orale a base di
antibiotici. Nelle ragazze in caso di forti squilibri ormonali, che
possono causare anche l'insorgenza di cisti ovariche, può essere
necessaria una terapia ormonale. Nella maggior parte dei casi vanno
evitati sia gli antiandrogeni, di cui in passato si è abusato, sia
i retinoidi orali. Per quanto concerne le cicatrici, con i peeling
chimici e soprattutto con la microdermoabrasione, si ottengono degli
ottimi risultati.
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Dott. Guido Donati
specialista in
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