Anno 2 Numero 67 Mercoledì 16.07.03 ore 23.45

Crepe nel buio

 de La Signora del Lago

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XXXV
La chiamano “la finestrella”
malinconica fotografia di un mondo antico,
i colori ingialliti dal tempo
la carta corrosa da un fiume che scorre
tra case dalle finestre socchiuse
tra muri che piangono lacrime di calcinaccio.

Crepe nel buio è un doppio percorso, immagini e parole che descrivono il lento ed angoscioso tempo del mutamento: sono i deliri e le visioni della crisalide che diviene farfalla, del serpente in muta, della galleria nella montagna, del feto verso la nascita. Crepe nel buio è il mio testamento spirituale, è il diario di un Titanic post affondamento che rinasce Museo. Crepe nel buio proprio perché narra le origini de La Signora del Lago, è la naturale prefazione a Tra le acque del mio lago, che attraverso le poesie descrive istantanee di un mondo sempre più estraneo agli occhi di chi sceglie d’amare l’anima, l’essenza pura, l’essere ...
Crepe nel buio raccoglie immagini inedite e poesie che in tempi diversi furono pubblicate on-line su vari siti internet: sono le mie poesie più giovani, testimonianze silenziose della sublimazione del dolore.

XXXIV

“Io ora sono figlia del buio
Io vivo quando tutti dormono
Io m’aggiro là dove tutti scappano
Io mi fermo davanti a ciò che tutti spaventa
Io mi burlo della vostra paura di estinguervi.”

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