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IL SOMMO INQUISITORE
Di Saverio Ricci
Recensione di Pasquale Colaps
Il Sommo Inquisitore è Giulio Antonio Santori (1532-1602), uno dei maggiori esponenti del Santo Uffizio dell’Inquisizione e artefice dei più clamorosi processi per eresia contro personaggi illustri, tra cui si annoverano cardinali (Giovanni Morone), filosofi (Giordano Bruno, Tommaso Campanella), sovrani (Enrico IV di Francia). Le ricerche condotte su materiali in gran parte inediti o addirittura sconosciuti consentono di tratteggiare oggi la singolare biografia di Santori. Egli si formò negli uffici dell’Inquisizione di Napoli e Caserta in anni tragici e convulsi, diede la caccia ad eretici di elevato rango sociale e alcuni di costoro lo contraccambiarono con avvertimenti minacciosi, ritorsioni ed imboscate, fino al punto di coinvolgerlo in un preteso complotto contro Pio IV. Riconosciuto innocente e riabilitato, Santori iniziò la sua ascesa fino a divenire cardinale. Fu mente e motore principale del Santo Uffizio per decenni, al centro della vita della curia romana e candidato, con l’appoggio di Filippo II di Spagna, al soglio papale. Grandi questioni politiche, sociali, economiche e religiose hanno attraversato la sua scrivania: la politica internazionale della Chiesa, l’atteggiamento verso gli Ebrei e il problema dell’usura, la censura e il controllo del mercato librario. La sua biografia, una chiave d’accesso ai segreti, alle gelosie, agli scontri interni della curia romana, è ricca di episodi degni di un romanzo di spionaggio.
L’autore: Saverio Ricci insegna Storia della Filosofia presso l’Università della Tuscia a Viterbo, è segretario della Fédération des Sociétés et Instituts pour l’Etude de la Renaissance, si occupa di storia del pensiero filosofico e scientifico tra il XVI e XVII secolo e collabora con l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana. Tra l’altro è stato autore del fortunato volume “Giordano Bruno nell’Europa del Cinquecento”, Roma, Salerno Editrice, 2000
Prezzo: 10,00 euro
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