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IL SIGNORE DELLE ROCCE
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Il Signore delle rocce, lo splendido Camoscio d’Abruzzo, tornato a popolare e dominare le vette maestose ed impervie della Majella , prima ancora della nascita del Parco, grazie alla determinata volontà del Comune di Lama dei Peligni e del Parco Nazionale d’Abruzzo che offrì il nucleo di camosci , stà ora conoscendo, in virtù delle azioni di conservazione portate avanti dal Parco della Majella , una vera e propria nuova primavera.
Il censimento appena concluso dal parco, sulla base di metodologie innovative, con la collaborazione di numerosi volontari e delle guardie forestali addette alla sorveglianza del Parco, ha fornito risultati eccezionalmente confortanti che confermano lo stato di ottima salute che gode la specie sulle montagne del Parco, dove ha trovato un habitat ideale e condizioni di sicurezza e di quiete:147 esemplari avvistati ed individuati, in branchi di diversa composizione e specie, con 38 nati nell’anno- contro i 105 avvistati ed i 23 piccoli del 2001-.
Un incremento di oltre il 40% in due anni , che porta ad una stima prudenziale di una popolazione complessiva intorno ai 200 esemplari, destinata ad aumentare nei prossimi anni, viste le potenzialità del territorio ed i programmi del Parco,
Merito fondamentale di ciò , sottolinea il Presidente del Parco Cesare Patrone, va al Parco ed al direttore Nicola Cimini che ha saputo individuare ed attuare le numerose azioni a tutela della specie ed alla strutture del Parco e del Corpo Forestale dello Stato: dalla assunzione in gestione di boschi e pascoli, al rigoroso controllo del territorio, alle continue azioni di monitoraggio della specie. Ma anche a quei comuni come Palena, Fara San Martino, Taranta Peligna, Lettopalena, Palombaro che hanno concesso in gestione i loro territori e soprattutto a Lama dei Peligni che sul simpatico animale ha fondato le proprie politiche di ecosviluppo.
L’impegno del Parco, per i prossimi anni non può che essere indirizzato al consolidamento di tali politiche, confortato anche dai positivi risvolti economici.
Le presenze turistiche legate alla fruizione del Parco , nel 2002, hanno registrato un incremento del 20% e tutti i principali dati economici dell’area parco , risultano nettamente al di sopra della media regionale delle aree socioeconomicamente omogenee ubicate all’esterno del Parco.
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