Anno 2 Numero 73 Suppl.

 

Direttore Responsabile Guido Donati

 

ESTATE in Campania “ Cilento Superstrar”


1° settembre 2003 - “Il mare ha superato se stesso nel Cilento. E il Cilento ha superato tutti. Villaggi o agriturismi, alberghi o affittacamere, il boom è passato di qui” cosi titola il quotidiano “la Repubblica” di domenica scorsa. 
Un risultato non a caso, un successo voluto, progettato, cercato e determinato da un nuovo protagonismo del territorio che ha ormai assunto la scelta di coniugare conservazione e sviluppo in un modello innovativo che, come afferma la stampa, riesce a soddisfare la voglia di scoperta del turista del terzo millennio rispetto alle mete classiche del turismo campano come Capri, Ischia e Sorrento. 
Il turismo è oggi una delle principali attività economiche e tra i settori a maggiore crescita nei prossimi anni. Il Mediterraneo è una delle mete più importanti al mondo. La crescita del turismo pone tuttavia le aree con vocazione turistica e rilevanti valori naturali e paesaggistici di fronte ad una sfida molto importante, quella della sostenibilità ambientale e il Cilento e Vallo di Diano hanno oggi tutte le carte in regola per affrontare questa sfida per il futuro. Dopo l’approvazione del Piano Pluriennale Economico e Sociale e il Piano del Parco, la sfida del Progetto Integrato tende a mettere a regime un sistema integrato di risorse ambientali e culturali per un modello di turismo sostenibile unico nel mezzogiorno d’italia. 
L'Organizzazione Mondiale del Turismo ha individuato tre caratteristiche irrinunciabili del turismo sostenibile: 
1. le risorse ambientali devono essere protette; 
2. le comunità locali devono beneficiare di questo tipo di turismo, sia in termini di reddito sia in termini di qualità della vita (attenzione, reddito e qualità della vita non sempre coincidono); 
3. I visitatori devono vivere un'esperienza di qualità. 
Allo stato questa consapevolezza si fonda più sulla percezione generalizzata dell'importanza del turismo per il territorio che su un'analisi compiuta della straordinaria ricchezza, complessità e diversità del fenomeno turistico e dei rischi e delle opportunità che esso comporta. 
Ricchezza dovuta alla dimensione "territoriale" delle motivazioni che sottendono ai movimenti dei flussi turistici; complessità in quanto si tratta di un'attività economica sostanzialmente privata che si basa però più di altre sulla effettiva disponibilità di beni pubblici (spazi naturali, patrimonio culturale, infrastrutture di trasporto, etc); diversità in relazione alle varie forme di turismo possibile, alle dinamiche dei flussi, alle loro articolazioni nel tempo e nello spazio. 
Sui rischi il Cilento e Vallo di Diano dovrà fare attenzione al rispetto e mantenimento della solidarietà tra le diverse generazioni delle comunità ospitanti. Perché la monocultura turistica non rischi di disgregare i valori locali, troncando il passaggio dell'eredità culturale è necessario assumere principi e regole che si riferiscono alla generazione avanzata del turismo responsabile che si ispira al Codice mondiale di etica del turismo. E per questo le sfide sono tutte dinnanzi agli amministratori ed operatori locali per rafforzare e rinvigorire i tanti sforzi sin qui fatti (Patrimonio Mondiale, Riserva di Biosfera, Green Globe, Ospitalità da Favola, attrattori culturali e naturali, valorizzazione del territorio attraverso i suoi prodotti tipici, l’artigianato, le tradizioni, ecc.) 
La nascita e crescita del Forum per il Turismo sostenibile nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano che ha assunto come principi fondativi la “Carta Europea del Turismo Sostenibile”, è prodromo di importanti e più ampie convergenze istituzionali per una concreta sperimentazione di un Sistema Turistico Locale (STL) che può trovare strumenti e mezzi per quel salto di qualità in un settore vitale per il modello di crescita sostenibile basato sulle microeconomie diffuse del Cilento e Vallo di Diano. 

Gli ottimi risultati impegnano ad un rilancio della progettualità in essere ad una sua maggiore integrazione, il Presidente dell’Ente Tarallo annuncia un urgente incontro con i Comuni della Costa per affrontare le difficoltà emerse nel corso di questa stagione e proporre uno studio sulle “Capacità di carico turistico” del territorio per affrontare con determinazione il dimensionamento e la qualità dei servizi in collaborazione con le istituzioni competenti in materia di depurazione e rifiuti. Mentre il Presidente della Comunità del Parco Marotta, propone una seduta tematica sul turismo con la partecipazione dei massimi responsabili regionali e provinciali per fare il punto della situazione e rilanciare il progetto di Sistema Turistico Locale al territorio del Parco e delle Aree Contigue.

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