Anno 2 Numero 70 Mercoledì 06.08.03 ore 23.45

 

Direttore Responsabile Guido Donati


ENTE PARCO NAZIONALE DEL CILENTO E 
VALLO DI DIANO 

Il parco del Cilento approva la politica ambientale e le linee guida per il piano di gestione naturalistica

www.pncvd.it 

Lo scorso 30 luglio l'Ente Parco ha tenuto una seduta del Consiglio Direttivo che rilancia e conferma la linea di impegno istituzionale sulla tutela e salvaguardia ambientale approvando due strumenti di grande rilievo istituzionale: la politica ambientale nell’ambito del percorso di certificazione dell’Ente e le linee guida per il piano di gestione naturalistica.

Dopo il Piano Socio Economico e il Piano del Parco si avvia l’importante processo di gestione strutturale sostenuta da un quadro strategico chiaro e lungimirante tratteggiato in sede di approvazione del piano dal Prof. Carlo Blasi eminente figura della Società Botanica Italiana. 

Il Parco ha attivato un Sistema di Gestione Ambientale conforme alla norma internazionale ISO 14001 per il perseguimento dello sviluppo sostenibile che costituisce uno dei criteri guida della propria azione di governo del territorio. Il sistema di gestione ambientale è supportato dal processo di Agenda 21 Locale avviato sul territorio del Parco con il coinvolgimento degli attori locali. 

Nel documento della politica ambientale del Parco l’Ente garantisce l’ottemperanza delle leggi che si applicano a tale istituzione, sulla base delle proprie competenze territoriali e finalità istitutive di tutela ambientale e di promozione sociale, così come previsto dal DPR del 05/06/95 (Istitutivo dell’Ente PNCVD), dallo Statuto e come stabilito nel Piano del Parco, nel Regolamento del Parco e delle Aree Contigue, nel Piano Pluriennale Economico e Sociale . 

L’impegno dell’Ente Parco è rivolto ad un miglioramento progressivo della conservazione attiva del territorio protetto, degli ecosistemi e della biodiversità, della tutela delle caratteristiche biologiche e culturali degli habitat naturali ed antropici, della salvaguardia delle attività economiche tradizionali, della promozione della ricerca scientifica, dell’educazione e formazione ambientale e naturalistica.

Questo impegno si traduce nei seguenti obiettivi generali di miglioramento ambientale:

· Natura e paesaggio

  • Gestione forestale: predisposizione di servizi di assistenza tecnica nei confronti dei Comuni e dei privati proprietari per favorire la formazione di “Piani di Assestamento Forestale”, sulla base dei quali l’Ente Parco autorizzerà gli interventi sui sistemi forestali. Promozione di attività di forestazione finalizzate alla “ecocertificazione forestale”.(ISO/TR 14061). 
  • Attività agro-silvo-pastorali: promozione delle produzioni agricole con metodo biologico e zootecniche locali, con particolare riferimento alle produzioni tipiche e di qualità; promozione della ricettività diffusa, dell’agriturismo e del turismo rurale sostenibile attraverso l’istituzione del “marchio di qualità del PNCVD” da concedere sulla base dei criteri individuati nel progetto “Qualità Certificata” che individua e propone il marchio ai fornitori di qualità ambientale.
  • Emergenze floristiche, vegetazionali e faunistiche: prosecuzione dei “Programmi di Conservazione, Riqualificazione e Valorizzazione delle Risorse Ambientali”; attuazione delle direttive UE nella tutela dei Siti d’Importanza Comunitaria secondo le “Linee Guida UE”, sviluppati nell’Ambito del Centro della Biodiversità del Mediterraneo.
  • Tutela del paesaggio: attuazione dei principi della Convenzione Europea del Paesaggio attraverso l’Osservatorio del Paesaggio istituito sotto l’egida del Consiglio d’Europa.Un primo documento di orientamento ed indirizzi per la tutela del paesaggio è stato redatto nel Piano di Azione del Paesaggio. 
  • Prevenzione e gestione delle emergenze (p.e. incendi, frane, ecc.) e lotta all’abusivismo; prosecuzione della lotta contro gli incendi e, in particolare, del “Progetto Life Cilento” (progetto sperimentale di rinaturalizzazione dei territori distrutti dal fuoco).
  • Tutela delle caratteristiche culturali degli habitat e salvaguardia delle attività economiche tradizionali, della promozione della ricerca scientifica, dell’educazione e formazione ambientale, attraverso il Centro di Competenze Regionale “Conservazione, valorizzazione e fruizione dei Beni Culturali”.


· Acqua

  • Promozione delle iniziative di risparmio idrico e delle attività di monitoraggio della qualità delle acque sotterranee e di superficie. Prosecuzione dei Progetti Obiettivo del Programma Generale “Tutela delle Acque”.
  • Promozione della manutenzione della rete idrica. Attivazione di accordi di programma/protocolli d’intesa tra Ente Parco, Comuni ed enti gestori del servizio idrico integrato per la definizione e l’attuazione di una politica di uso sostenibile della risorsa idrica (con il supporto di strumenti di monitoraggio di tale politica).
  • Promozione di iniziative ed attività relative alla qualità e quantità delle acque dei corpi idrici.


· Suolo

  • Definizione di proposte d’intervento e di misure di protezione, di mitigazione e di superamento del rischio idrogeologico.


· Aria

  • Promozione delle attività di monitoraggio delle emissioni in atmosfera; miglioramento della qualità dell’aria attraverso l’attuazione del “Progetto per il trasporto a minimo impatto ambientale” e la promozione di tecnologie pulite a zero emissioni.


· Rifiuti

  • Promozione della raccolta differenziata dei rifiuti prodotti sul territorio e delle opportunità di riciclo; promozione della bonifica delle discariche abusive o dismesse. Accordi di programma/protocolli d’intesa tra Ente Parco, Comuni, Consorzi di riciclaggio ed enti gestori del servizio di smaltimento dei rifiuti per la definizione e l’attuazione di una gestione sostenibile del servizio di smaltimento (obiettivo “Green Target” di corretta gestione del servizio di smaltimento).


· Energia 

  • Il Parco promuove Il Piano Energetico, volto a dare attuazione ad un necessario quadro di riferimento energetico ad un’area a forte vocazione per lo sfruttamento di energie alternative e a sperimentare modelli e procedure innovative per l’utilizzo di fonti energetiche a basso impatto ambientale e per la verifica dell’impatto sull’ambiente e il paesaggio.Si ricorda che il Parco unico in Italia sperimenta con l’Enea il Progetto “Parco Solare” nell’ambito del progetto nazionale Comuni solarizzati.


Su questi settori è attivo ed operante un PATTO AMBIENTALE che vede coinvolti tutti i soggetti competenti a vario titolo nelle rispettive problematiche.

· Formazione e Sensibilizzazione

  • Formazione del personale interno all’Ente. Informazione e sensibilizzazione dei soggetti operanti sul territorio del PNCVD sulle problematiche ambientali del Parco e sulle tematiche dello sviluppo sostenibile in collaborazione con Organismi pubblico-privati, Fondazioni e ONLUS.

Per supportare il conseguimento di tali obiettivi, l’Ente si è dotato di una struttura interna “il Laboratorio per lo Sviluppo Sostenibile” che coordina le attività associate alla progettazione, attuazione e mantenimento del SGA e al processo di Agenda 21 Locale con il compito di elaborazione e valutazione del rapporto dell’audit ambientale.

Per una maggiore e più approfondita analisi della azioni e monitoraggio revisionale il Parco si è dotato di un Bilancio Naturalistico e un Bilancio Sociale quale strumento e metro di autovalutazione e trasparenza dell’azione amministrativa. Entrambi gli strumenti confluiscono nel rapporto dell’audit ambientale.

In linea con quanto indicato dalla Legge Quadro 394/91 sulle aree protette, è previsto il coinvolgimento di tutti coloro che nel parco vivono ed operano poiché, in ogni caso, elementi condizionatori della qualità ambientale. A tale scopo è attivo un Forum permanente delle parti interessate (associazioni, autorità, scuole, comunità, ecc.) per la concertazione delle politiche di sviluppo sostenibile a livello locale. Il Forum, previsto nell’ambito di un processo di Agenda 21 Locale, coinvolge tutte le organizzazioni e i soggetti portatori d’interessi legittimi e rappresentanti della realtà sociale, culturale, ambientale ed economica del territorio del Parco. Sulla scorta dei documenti e degli strumenti su menzionati, ha il compito di concertare politiche e obiettivi di miglioramento ed azioni specifiche per il loro raggiungimento e definire criteri con cui identificare “i fornitori di qualità”, ossia i soggetti che operano sul territorio conformemente ai principi dello sviluppo sostenibile. Inoltre, avrà il compito di disseminare le informazioni e di promuovere un diffuso coinvolgimento della popolazione locale. 

Il miglioramento della qualità della vita dell’uomo e dell’ambiente nel territorio del Parco è un traguardo ambizioso ed impegnativo ma l’Ente Parco, confidando nel pieno appoggio di tutte le parti interessate, è fiducioso di ottenere esiti positivi dall’iter intrapreso.

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