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Anno 2 Numero 40 Mercoledì 08.01.03 ore 23.45

 

Direttore Responsabile Guido Donati

 

Nikolaj Rimskij-Korsakov: Sheherazade

 

di Marina Pinto

Rimskij-Korsakov (1844-1908), compositore e didatta, avviato giovanissimo alla carriera militare in marina, nel campo della musica fu praticamente un autodidatta. Si distinse già nel 1865 sollevando il sipario del sinfonismo russo con la sua prima sinfonia, non soltanto per l’agguerrita sapienza tecnica, ma anche per il fatto che quest’opera fu la prima sinfonia della storia musicale russa, e facendo così trasparire la sua statura musicale, il suo ideale artistico e la sua esigenza di rinnovare radicalmente lo stile ed i contenuti della musica russa, attraverso un instacabile recupero del canto popolare e liturgico, nonchè la sua approfondita conoscenza del linguaggio armonico e un gusto straordinariamente personale della strumentazione e della forma musicale.
La sua carriera musicale inizia con una intensa produzione sinfonica, dove risaltano l’elaborazione geniale del patrimonio musicale etnico, filtrato attraverso il suo raffinato gusto per il timbro strumentale ed il colorismo orchestrale, attraverso la sua opera il nazionalismo musicale russo si arricchisce di sorprendenti ed inedite possibilità espressive. Alcune di queste composizioni restano fra le più significative creazioni della letteratura musicale russa, e sono tuttora presenti nei programmi concertistici e nelle produzioni discografiche: i poemi sinfonici come “Antar” (1868) e “Sheherazade” (1888), l’Overture su temi russi (1880), il “Capriccio spagnolo” (1887), ed una mole enorme di composizioni vocali, corali, strumentali, per solista ed orchestra, nonché revisioni e trascrizioni di circa 150 canti popolari russi. La produzione operistica definisce e configura al meglio la figura di Rimskij-Korsakov, le sue opere sono un mirabile e continuo affinarsi dei mezzi espressivi e tecnici, il musicista è tenacemente proteso verso una concezione moderna del melodramma, con opere strutturate secondo lo stile italiano (con arie, duetti e concertati), ma con ben presente la matrice popolare caratteristica del linguaggio musicale russo dell’ottocento. Le sue opere affrontano temi storici e fiabeschi, alzano il sipario su mondi fantastici fuori dal tempo, come “Majaskaja Noc” (Notte di Maggio) e “Noc pered Rozdestvon” (La notte di Natale). 
Nel 1905, Rimskij-Korsakov, ormai famoso e non più giovanissimo, di fronte ai massacri che la polizia dello zar effettuava contro inermi cittadini e soprattutto contro gli studenti, prende apertamente posizione in favore di questi ultimi, e inizia la sua protesta con toni forti. Da tutto il mondo gli arrivano messaggi si solidarietà, ed anche dall’Italia giunge una vibrata protesta firmata da un folto gruppo di intellettuali italiani, tra cui, unico musicista, Giacomo Puccini. Proprio in Italia egli si rifugia, esiliato dallo zar, un avvenimento questo che incise fortemente sulla vita del compositore.
Dalla sua musica appresero importanti insegnamenti schiere di musicisti, tra i quali Strawinskij, Prokofiev, Respighi.
La suite “Sheherazade” fu definita “un caleidoscopio di quadri fiabeschi di carattere orientale”, forse perché ispirata ai racconti delle “Mille e una notte”. Questi racconti servirono a Rimskij-Korsakov come spunto alle sue fantasie fiabesche, in un discorso musicale che si sviluppa libero e fedele alla sua ispirazione interiore, l’atmosfera che pervade tutta la Suite evoca indubbiamente suggestive immagini orientali, fu eseguita per la prima volta a S.Pietroburgo nel 1888, diretta dallo stesso autore, si articola in quattro movimenti che recano i seguenti titoli:
1 Il mare e la nave di Simbad
2 La storia del principe Kalender
3 Il giovane principe e la giovane principessa
4 Festa a Bagdad. La nave si infrange contro uno scoglio.
La musica non segue un programma stabilito, si sviluppa libera su “leitmotiv”, temi conduttori di tutta l’opera, che circolano liberamente in tutta la suite, intrecciandosi e inseguendosi, comparendo ogni volta sotto una luce diversa, riproponendo personaggi e situazioni diverse legate fra loro da un filo invisibile e magico.
Lo stesso Romskij-Korsakov riassume così, all’inizio della partitura, la storia dell’opera: “Il sultano Sciariar, convinto della falsità e della infedeltà delle donne, aveva giurato di condannare a morte ciascuna delle proprie mogli dopo la prima notte. Ma la sultana Sheherazade riuscì ad avere salva la propria vita interessando il feroce marito a meravigliosi racconti che gli andava narrando durante le mille e una notte. Stimolato dalla curiosità, il sultano decise di rimandare da un giorno all’altro l’uccisione della moglie e finì poi per rinunciare completamente al suo proposito sanguinario. Sheherazade raccontò storie stupende al sultano, per i suoi racconti prese in prestito i versi dei poeti e le parole delle canzoni popolari, riuscendo a creare fiabe ed avventure”.

 


 

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