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Anno 1 Numero 28 Mercoledì 16.10.02 ore 23.45

 

Direttore Responsabile Guido Donati

 

La musica nei paesi scandinavi
Edward Grieg: "Il Mattino" e "Nell'antro del re della montagna"

 

di Marina Pinto

Cantore dei paesaggi e della vita del popolo norvegese, portatore di messaggi leggendari e suggestivi della sua terra, Edward Grieg è considerato un musicista internazionale, oltre che il più celebre ed amato autore dei paesi nordici del suo tempo. Nacque nel 1843 a Bergen, in Norvegia, e morì nel 1907.
Durante la sua vita artistica Grieg si legò a diversi ambienti culturali e letterari del suo paese, la sua intensa attività di concertista, direttore d'orchestra e compositore lo portò in giro per tutta l'Europa, e divulgò la sua musica in tutto il mondo.
Le suggestioni delle saghe e delle memorie leggendarie della sua terra, l'amore per il suo popolo dall'animo semplice e forte, traspaiono intatte nelle sue opere musicali. Proprio dalla contemplazione del paesaggio nordico, fatto di silenzi e di malinconia, dalle sue danze e canti popolari,
Grieg sa trarre i motivi migliori per la sua ispirazione, la sua musica esprime così semplicemente sentimenti intensi di grande poesia.
Il suo genio melodico, la qualità e l'audace raffinatezza dell'armonia, la sottile interpretazione della cultura nazionale della Norvegia e dei paesi scandinavi tutti, conferiscono alla sua musica un fascino particolare e ne fanno un musicista eccezionale del suo tempo.
Quando incontra la poetica del grande drammaturgo Ibsen, autore del dramma "Peer Gynt", ispirato ad un favola popolare norvegese, il compositore crea indimenticabili quadri musicali.
La favola di Ibsen racconta le avventure del giovane Peer Gynt, che coltiva dentro di sé il sogno di diventare imperatore, e che per inseguire questo ideale, decide di partire per il mondo alla ricerca di fortuna; come un vero eroe delle favole Peer vive mille avventure, affronta avventurosi viaggi, attraversa terre lontane e paesi fantastici, affronta pericoli e difficoltà di ogni genere fino a quando, stanco di quella vita errabonda, comprende che nella vita i sogni e le ambizioni non rendono sempre felici e che l'amore di una persona cara vale molto più di ogni altra cosa.
Il dramma di Ibsen fu rappresentato per la prima volta ad Oslo nel 1876, con musiche di scena di Grieg, ottenendo un successo grandioso; questo fatto spinse Grieg stesso a raccogliere le musiche in due suites per orchestra.
La suite è una composizione a programma, ossia una serie di brani ognuno dei quali rappresenta una scena particolare.
"Il Mattino" è il brano più popolare, caratterizzato da un tema idilliaco attraverso il quale Grieg ha voluto rappresentare il sorgere del sole nella foresta; la melodia è lieta, semplice ed orecchiabile, di carattere sognante, una linea melodica eseguita inizialmente dal solo flauto, ripetuta dall'oboe e poi dagli archi in un crescendo di ampio respiro, che accompagna il protagonista della favola (il giovane Peer Gynt) in una passeggiata tranquilla e rilassante nella brezza dell'aria mattutina.
Nel brano "Nell'antro del re della Montagna" invece la musica si presenta molto diversa, il tema si annuncia con toni eseguiti da strumenti dal tono grave (fagotti, violoncelli e contrabbassi), e pian piano si espande ai registri più alti dell'orchestra, l'atmosfera musicale diventa gradatamente sempre più tesa ed infuocata, rappresenta l'ostilità dei troll, creature mostruose che abitano i boschi, che vorrebbero sottomettere il protagonista della favola alle loro leggi crudeli.
In tutta l'opera di Grieg riecheggiano in modo chiaro e suggestivo le note lontane delle favole antiche, le struttura libera del poema sinfonico è vicina alla fantasia e alla sensibilità dell'ascoltatore, lo porta indietro nel tempo e nello spazio, così da ricreare in ognuno uno spazio mentale aperto e una chiara sensazione di serenità.

 


 

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