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di
Marina Pinto
Il compositore boemo Bedrich Smetana fa parte di una serie di importanti compositori del tardo '800 che, riscoprendo la storia e la specificità di ogni tradizione, favorirono lo sviluppo delle cosiddette scuole nazionali; in particolare quegli stati dell'Europa che non avevano avuto fino ad allora una tradizione musicale classica cercarono di raggiungere una indipendenza dalla supremazia culturale della Francia, della Germania e
dell'Italia ritrovando le proprie radici nei canti popolari e nelle danze
folcloristiche locali. Le più importanti scuole nazionali nascono in Russia, Boemia, Norvegia e Finlandia.
Bedrich Smetana è considerato il più grande musicista boemo della sua epoca, nacque nel 1824. Visse in Svezia e poi a Praga dedicando la sua vita alla creazione di un teatro nazionale. Gli ultimi anni della sua vita sono turbati da disturbi mentali che andarono via via peggiorando fino alla morte nel 1884.
La sua musica è semplice ed immediata, ispirata alla sua terra ed intrisa di canti e danze del suo popolo, portavoce di ideali di indipendenza e libertà che in quegli anni attraversavano il suo paese.
È nei suoi ultimi anni che Smetana volle fare un omaggio alla sua terra, la Boemia, dedicandole sei poemi sinfonici, che raccolse nell'opera "La mia Patria".
"La Moldava" è il secondo dei sei brani e descrive il percorso dell'omonimo fiume attraverso la Boemia.
La musica segue fedelmente un programma, scritto dallo stesso Smetana, che può essere sintetizzato in nove "scene":
1 Le sorgenti della Moldava
2 Il tema del fiume
3 La caccia nella foresta
4 Nozze di contadini
5 Chiaro di luna e danza degli Elfi
6 La Moldava attraversa l'altopiano
7 Le rapide di S. Giovanni
8 Il fiume giunge a Praga
9 Il castello di Vysehrad
La musica accompagna il fiume nel suo percorso, descrivendo ora lo scorrere dell'acqua, ora le scene che si svolgono sulle sue rive, ora le sensazioni che si provano alla vista del paesaggio. Ogni scena è caratterizzata da un particolare effetto musicale che aiuta l'ascoltatore a riconoscerla con facilità.
Le sorgenti della Moldava: le due sorgenti del fiume sono rappresentate da brevi scale veloci eseguite dal flauto e dal clarinetto che si incontrano e si sovrappongono trasformandosi da piccoli ruscelli al grande fiume Moldava.
Il tema del fiume: la melodia si allarga e gli archi eseguono un motivo orecchiabile e di carattere sereno.
La caccia nella foresta: da fiume si osserva una scena di caccia caratterizzata da accordi ribattuti e da squilli eseguiti dagli ottoni.
Nozze di contadini: ecco un'altra scena che si osserva dal fiume, superato un bosco compare un paesino dove si celebra una festa di nozze, il tema musicale evoca un sensazione di gioia e par di vedere la gente danzare.
Chiaro di luna e danza delle ninfe: siamo ormai all'imbrunire e nel bosco compaiono gli elfi, spiriti benigni della natura, in una atmosfera molto suggestiva, sognante e misteriosa iniziano a danzare.
La Moldava attraversa l'altopiano: il fiume ha fatto ora molta strada ed è diventato di dimensioni molto ampie, si ripete il tema musicale del fiume aumentando progressivamente la velocità.
Le rapide di S. Giovanni: ecco una discesa che si fa sempre più veloce, l'acqua è agitata e si infrange contro mille ostacoli, archi e ottoni descrivono mirabilmente questo effetto con scale veloci.
Il fiume giunge a Praga: dopo un lungo viaggio il fiume fa il suo ingresso in città; un senso di maggiore quiete si
impadrona della musica e il tema del fiume si ripropone con maestosità.
Il castello di Vyserhad: l'antica residenza dei re di Boemia si scorge dal fiume, e nella musica risuonano le note dell' inno nazionale.
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