Anno 2 Numero 65 Mercoledì 02.07.03 ore 23.45

 

Direttore Responsabile Guido Donati

 

Eccellenza: Scienze dell’Università Politecnica delle Marche è prima nella classifica Censis delle migliori facoltà italiane



7 luglio 2003 - Prima assoluta in Italia tra le piccole facoltà: Scienze Biologiche dell’Università Politecnica delle Marche si attesta in vetta alla classifica stilata da La Repubblica-Censis pubblicata sabato scorso.
Preside da quattro mandati e da sempre nel Comitato tecnico della Facoltà anconetana, il professor Ettore Olmo è lusingatissimo del successo, che ha il sapore, per lui, anche di una personale affermazione. 
L’Università di Parma è risultata la prima delle grandi (98,6), ma con uno scarto di pochi decimi sul punteggio di Ancona, prima delle 17 piccole facoltà con 98,2. Il preside Olmo: “È stato molto corretto aver diviso la classifica in due, perché esistono in Italia da una parte facoltà di Scienze molto grandi, anche con dieci corsi di laurea; e dall’altra facoltà molto piccole, come la nostra, che solo da due anni vanta due corsi: oltre a Biologia Marina, abbiamo aperto a Falconara Tecniche di Controllo Ambientale e Protezione Civile, che si avvia con il 2003/2004 al secondo anno”. Sul voto finale incidono soprattutto l’eccellenza del profilo dei docenti, con un punteggio di 110, dei rapporti internazionali con 110, della produttività con 100, della ricerca con 89, della didattica con 82. 
“Siamo in giro per il mondo - continua il preside Olmo – per collaborazioni su tutti i mari, dal Sud America all’Indonesia. Qui addirittura sta per partire, in autunno, un nostro master, che sarà tenuto dai docenti della nostra Facoltà agli studenti indonesiani dell’Università di Manado nell’isola Sulawesi. Insomma i nostri rapporti internazionali, che si sostanziano di ricerche a 360° nella Biologia Marina, interessano ora anche la didattica. E comunque non bisogna affatto dimenticare l’eccellenza delle ricerca svolta anche in altri settori specifici, come le Biotecnologie e la Biologia molecolare. Per quanto poi riguarda la cosiddetta la produttività, tengo a precisare che non è affatto dovuta alla facilità dei corsi che sono anzi duretti, ma molto probabilmente alla carica di motivazione che i nostri allievi riescono a mantenere per tutta la durata degli studi”. Anche in considerazione del fatto, aggiungiamo, che una ricerca per la tesi di Scienze ad Ancona può durare quasi un anno. 
“Il fatto è – conclude Olmo – che noi lavoriamo molto nei laboratori e sul campo. Anche per questo, credo che abbia contato nella valutazione la disponibilità dei nuovi laboratori di Scienze a Monte Dago”. 
“La vera soddisfazione- commenta il rettore dell’Università Politecnica delle Marche professor Marco Pacetti – sta nel fatto che questa è l’ultima nata delle facoltà del nostro ateneo, la prima che siamo riusciti a configurare, grazie all’autonomia, esattamente come la volevamo: con una specificità che l’ha resa competitiva rispetto agli altri due corsi di scienze presenti già nelle Marche, ma soprattutto nel panorama italiano, e che ha attirato tanti studenti anche da fuori regione”. 


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