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DA ABBASSA-COLESTEROLO A ZUPPERIA
ARRIVA IL VOCABOLARIO DEI GIORNALISTI
Quizzone, attapirato, condonite, mielismo, Fiscovelox, Cococo, famiglia allungata, fotoshoppare: ce n’è per tutti i gusti. Giovanni Adamo, ricercatore presso il Lessico Intelletuale Europeo e Storia delle Idee del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ILIESI-CNR) e Valeria Della Valle, docente di Linguistica Italiana all’Università di Roma La Sapienza, hanno raccolto nel volume Neologismi quotidiani – Un dizionario a cavallo del millennio (1998-2003), in stampa per Leo S. Olschki Editore(Firenze), oltre 5000 neologismi creati o diffusi dai giornalisti.
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“Ehi, rambetto, andiamo a drinkare una cosa al fast-bar in centro: magari incontro quella tipa vamposa che mi piace, sai, quella che fa dog-sitting dai signori Rossi... Massì, proprio quella famiglia allungata, con le figlie un po’ glitterate, che abita vicino a noi: lui è un padre ombra, mentre la moglie è un esempio di casalinghitudine e non ha neppure una nanny che l’aiuti; ci vorrebbe un esperto, chessò un famigliologo, per risolvere tutti i loro problemi”. Se dovesse mai capitarvi di ascoltare un dialogo surreale di questo tipo non storcete il naso ma pensate che si tratta di espressioni che si leggono abitualmente in molti articoli di giornale: non si trovano ancora nei più importanti vocabolari della lingua italiana, ma sono frutto della straordinaria creatività dei giornalisti.
La vitalità linguistica dell’italiano dei giornali è documentata ora nel volume Neologismi quotidiani – Un dizionario a cavallo del millennio (Firenze, Leo S. Olschki Editore), curato dai linguisti Giovanni Adamo, ricercatore presso il Lessico Intellettuale Europeo e Storia delle Idee del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ILIESI-CNR), e Valeria Della Valle, docente di Linguistica Italiana all’Università di Roma La Sapienza.
Dalle lettura delle sue pagine si scopre che i nostri quotidiani rappresentano una fonte inesauribile di novità lessicali: un filone importante di italianese, ricavato dal mondo della tv – come quizzone, carrambata, gollonzo, attapirato, ottusangolo, cruciverbone, velino e velona, marzullesco, Gabibbo o pippobaudista -; dalla cronaca sociale e politica – è il caso di glocalismo, seattlino, voltagabbanismo, malpancismo, social forum, giustizierismo, larghe intese e larghe convergenze, cantierabile, dolcevitaiolo, next age, assentopoli e universitopoli -; o dalla economia, compresa la new economy: Cococo, Fiscovelox, condonite, manovrina, cartolarizzazione, public utility, newco, efficientamento, dotcom.
“Dal 1998 a oggi – spiegano Adamo e Della Valle, coordinatori dell’Osservatorio Neologico della Lingua Italiana (ONLI) – abbiamo raccolto più di 5000 neologismi tratti dai giornali e non registrati nei vocabolari: parole di nuovo conio o derivate da altre già esistenti, internazionalismi, forestierismi, tecnicismi e anche neologismi d’autore, per molti dei quali sono state raccolte le prime testionianze dell’ingresso nella lingua d’uso comune. Siamo di fronte a indizi evidenti del continuo arricchimento e della costante evoluzione dell’italiano, all’interno di un ampio fenomeno di globalizzazione che coinvolge, anche se in diversa misura, tutte le più importanti lingue di cultura”.
Neologismi quotidiani presenta a ogni pagina qualche curiosità o divertimento. C’è il montanellismo ma anche il mielismo e l’aggettivo arbasiniano; si fa strada dire cose di sinistra, portato sugli schermi da Nanni Moretti (da cui morettismo e nannismo); si celebrano Giampiero Mughini e la sua juventinità ma anche Roberto D’Agostino, maestro indiscusso col suo Dagospia di pettegolezzaio e vippaio, i personaggi del cinema vanzinesco e quelli del nuovo filone mucciniano o la contagiante comicità della Gialappa’s Band, da cui gialappismo. Con la pottermania si consacra uno dei più grandi successi letterari per ragazzi, con fotoshoppare una travolgente novità tecnologica, con orgoglio gay un termine sessualmente corretto e con tottismo una fede calcistica cieca; ma c’è anche il segno di un ritorno alla spiritualità, con un omaggio al Santo Padre e ai suoi Papa-boys.
Il lavoro di scelta e raccolta delle nuove formazioni linguistiche presentate nel Dizionario si basa sulla lettura sistematica di molti quotidiani nazionali: da quelli di maggior diffusione, a quelli che documentano le principali realtà regionali italiane e le più rappresentative tendenze politiche e sociali: dal Corriere della Sera a Repubblica; dal Sole 24 Ore alla Stampa, al Giornale e al Messaggero; dalla Padania alla Sicilia; dal Tempo e dal Mattino al Manifesto e Liberazione; dalla Gazzetta del Sud al Foglio e al Secolo d’Italia. Il lettore curioso non finirà di stupirsi sfogliando le oltre mille pagine del volume alla ricerca delle formazioni più insolite o di quelle che riconoscerà come ormai familiari, dei nomi degli uomini politici o di spettacolo, dei giornalisti e degli sportivi che con la loro creatività contribuiscono all’arricchimento e all’innovazione del lessico italiano.
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