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Anno 1 Numero 35 Mercoledì 04.12.02 ore 23.45 |
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Direttore Responsabile Guido Donati |
HIV e immigrazione, prostituzione e AIDS di Lorella Salce La prima giornata del IX Workshop Internazionale, dallo slogan "guarire con la solidarietà" è stata introdotta dal saluto di Mons. Sergio Pintor, Direttore Ufficio Nazionale CEI per la Pastorale della Sanità, sono poi seguiti i saluti delle autorità tra cui segnaliamo Cesare Curzi, Luisa Laurelli, Mons. Di Tora, Alberto Piattelli. Tra gli interventi della mattinata è stato particolarmente interessante il contributo sul nuovo progetto di ricerca per l'HIV e la fase 1 del vaccino pediatrico per HIV, presentati dal gruppo di collaboratori di Luc Montagnier e del Prof. Colizzi. Un breve intervento di Mauro Mazza- Direttore del TG2- ha sottolineato l'importante compito dei mass media, nel comunicare e nel divulgare sia i nuovi traguardi scientifici che l'informazione chiara e precisa su i luoghi di accoglienza per i malati, e sulle modalità di fruizione dei servizi per la salute, senza fare alcuna discriminazione. HIV e immigrazione è il tema trattato dal Dr. Giovanni Rezza, il ruolo dell'immigrato e del rischio di provenienza da aree di alta o bassa endemia è un fenomeno a doppio binario che necessità di un attenzione e di una sinergia globale del mondo scientifico e politico. Il tema della prostituzione e dell'AIDS è stato affrontato dal Dr. Luigi Toma, collaboratore del Prof. Aldo Morrone nella Struttura Complessa di Medicina delle Migrazioni dell'Istituto San Gallicano. Il gruppo di lavoro ha rilevato le principali caratteristiche socio demografiche e i quadri clinici più frequenti su una casistica di 3.437 prime visite effettuate su prostitute straniere negli ultimi 5 anni. Si calcola che in Italia siano circa 50mila le donne straniere avviate alla prostituzione, tra queste numerose nigeriane e donne dei paesi dell'Est. Tra la prevalenza delle patologie, è del 40,2% quella riscontrata nelle nigeriane riguardante le mutilazioni dei genitali. I paesi occidentali hanno dovuto confrontarsi e porre particolare attenzione nel loro stesso territorio con il fenomeno della Mutilazione Genitale Femminile (FGM), un termine che comprende numerose e diverse pratiche rituali tradizionali. Ma la mutilazione genitale femminile non è solo una pratica culturale tradizionale, è anche una forma di violenza contro la ragazza o la bambina che influenzerà la futura donna adulta. Si stima che circa 132 milioni di bambine e donne sono sottoposte a mutilazione genitale in tutto il mondo e che ogni anno almeno 2 milioni di bambine siano a rischio di mutilazione Il fenomeno migratorio pare sia donna e per fortuna non è solo legato alla prostituzione: secondo gli ultimi dati ufficiali (Caritas, 2002; Istat, 2001), al 31 Dicembre del 2001 risultavano soggiornanti in Italia circa 636.000 donne straniere, pari al 45,8% di tutta la popolazione immigrata. Le donne immigrate in Italia sono generalmente giovani (più del 65% di età compresa tra i 19 e i 40 anni) e, quindi, in età riproduttiva, e qui si apre il tema della tutela della maternità, dai diritti di mamma e bambino alla prevenzione e tutela della salute durante la gravidanza, il puerperio e l'infanzia. Abbiamo solo dato un accenno ad alcuni dei temi della parte iniziale del Workshop Internazionale, temi che verranno ampliati e approfonditi con quelli in programma nelle varie sessioni. Gli argomenti previsti: vittime delle torture, aspetti di etnopsichiatria, le tutele e le difese per l'infanzia, il consultorio materno infantile e l'ambulatorio pediatrico, le malattie sessualmente trasmesse, le mutilazioni genitali femminili, il diritto alla salute per gli immigrati, la salute dei senza fissa dimora, ecc. Interverranno: Erio Ziglio (OMS), Pier Luigi Vigna, Maria Burani Procaccini, Luca Malcotti….
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