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Teatro dell’Orologio: un anno di spettacoli, eventi, mostre e scuola per attori
Stagione teatrale 2003-2004 – Sala Artaud, sala Gassman e sala grande – un teatro, un’accademia, un centro culturale.
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di Isabella Roth
Mario Moretti, direttore artistico del Teatro dell’Orologio – Via dei Filippini 17/A – introduce giornalisti, attori e registi, facenti parte del ricco par terre del teatro.
La conferenza si è svolta nella sala Grande del teatro dell’Orologio. Seduto lungo le tre pareti della sala, il “pubblico” ha ascoltato le parole di Mario Moretti e di Franco Cuomo, giornalista e scrittore. La mostra “I teatri della vita” è stato il primo evento presentato.
L’8 ottobre alle ore 18.00, Massimo Roth, accompagnato dal violino di Massimo Coen, esporrà le sue sculture in legno. Ossessioni rinchiuse in una struttura…grande artista iniziato, ricercatore dei templi della memoria. (ndr)
Il 7 ottobre, presso la sala del Comune presso Via Giulia si terrà un convegno “Dostoewskij, umorista non per caso”. Mario Moretti vuole dedicare al grande scrittore russo e alla città di Pietroburgo, nel suo trecentesimo anniversario, due spettacoli. Verranno presentati due lavori riadattati: Il fazzoletto di Dostoewskij di Giuseppe Manfridi (30/9-12/10) e Lo strano sogno del principe K di Mario Moretti (7/10-2/11).
In questi giorni è in scena presso la sala Grande, La commedia degli Straccioni di Jahn Gay (fino al 28 settembre).
Verrà riproposto, dopo 14 anni dalla sua nascita, lo spettacolo Esercizi di stile tratto da Raymond Quenau, traduzione e adattamento di Mario Moretti con la regia di Jaques Seiler.
Celebri opere saranno presentate durante la stagione. Non sempre riproduzioni originali dei testi letterali, ma innovativi riadattamenti, saranno Salomè, regia di Gianni De Feo, Machbeth, regia di Riccardo Cavallo, Opere complete di William Shakespeare, ridotte, di A.Long, J. Winfield e D. Singer per la regia di Fabio Sanvitale. Un curioso esperimento nato da tre studenti di Berkeley negli anni ’80, ancora in scena a Londra. Giunto oggi alla sua cinquantesima replica, lo stravagante spettacolo unisce tutte le 36 opere dello scrittore inglese in un sapiente e divertente mix di 90 minuti con tre attori sul palcoscenico.
Altri interessanti appuntamenti saranno: Faccia di scimmia di Luciana Luppi, Quanno pazziava ‘o strummolo da Raffaele Viviani, regia di Roberto De Simone, Innaffiatore del cervello di Passanante e Carlo Levi grazie a dio, due testi presentati da Ulderico Pesce e Giovanni Russo, dal 20 aprile al 2 maggio – sala Grande.
Il teatro dell’Orologio vanta un’attività didattica di tutto rispetto. Grazie all’Accademia dell’Orologio, attori, scrittori teatrali e registi, dopo due anni di frequenza, hanno la possibilità di cimentarsi in vere e proprie pièce con compagnie vere. Un trampolino di lancio che propone durante questa stagione quattro lavori realizzati da ex allievi dell’Accademia. Presentati nella sala Artaud, I cuginetti di Romeo e Giulietta, Gli amanti del Metrò, Helzapoppin, tratto dal celebre film e terzo spettacolo in cartellone per la compagnia 17/A nata da tutti ex-allievi dell’Accademia e Ortensia se ne fotte di J. Feydau – adattamento, versione italiana e regia di Mario Moretti.
Trentadue spettacoli da settembre a maggio. Una ricchissima stagione che offre al pubblico la possibilità di assistere a nuove e vecchie storie di vita e di teatro.
Per informazioni: Teatro dell’Orologio – 06/6875550 – torologio@tiscali.it
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