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ENTE PARCO NAZIONALE ARCIPELAGO TOSCANO
LIBERATA TARTARUGA CARETTA CARETTA
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Il giorno 23 luglio, Maria Antonietta, un esemplare di tartaruga “Caretta Caretta”, è stata liberata nelle acque prospicienti l’Isola di Gorgona. L’animale, che appartiene ad una specie in via di estinzione, era stato ritrovato a fine maggio allo Scoglietto di Portoferraio e consegnato alle cure dell’Acquario di Livorno. Dopo aver subito un intervento chirurgico, la tartaruga si è perfettamente ristabilita e così si è proceduto alla sua liberazione.
Si tratta di un’altra tartaruga marina che viene restituita al sua habitat naturale e di una situazione che si ripete spesso all’Acquario di Livorno. Dal 1990, infatti, l’Acquario comunale “D.Cestoni” è stato riconosciuto quale centro responsabile per la costa toscana abilitato al recupero, cura, mantenimento nelle vasche, marcatura e liberazione di tartarughe marine rinvenute in difficoltà lungo il litorale toscano.
Molti, da allora, i ritrovamenti di tartarughe che sono state curate e poi, le più fortunate, rilasciate in mare. Gli ultimi due esemplari sono stati liberati circa un mese fa.
Animali che affascinano i bambini, simbolo di temperanza per la casata fiorentina de “I Medici”, le tartarughe “Caretta Caretta” sono rettili che appartengono alla famiglia dei Chelonidi. Provengono dai mari tropicali e subtropicali, dall’Oceano Atlantico, Pacifico, Indiano e dal Mare Mediterraneo. Nonostante si tratti di tartarughe “comuni”, la loro specie è in notevole rarefazione. E’ uno dei rettili più minacciati di estinzione: solo nei mari italiani è stato calcolato che negli ultimi 30 anni ne siano stati uccisi oltre 24.000 esemplari. Comunque presenti nei mari dell’Arcipelago Toscano, le tartarughe “Caretta Caretta” arrivano a misurare fino a 120 centimetri di lunghezza e a pesare oltre i 350 chili. Il maschio si distingue dalla femmina in quanto è più piccolo, ha la coda più lunga e le unghie delle natatorie posteriori più sviluppate. Si nutrono per lo più di molluschi e crostacei. La deposizione delle uova avviene ogni 2/3 anni, di regola alla fine di giugno, su spiagge disabitate, in genere al di sopra della linea di battigia, di sera, di notte o all’alba. La femmina depone, in una buca profonda dai 40 ai 74 centimetri e larga circa 25, da 60 a 200 uova nel tempo di un’ora. I piccoli nascono nel giro di 6/8 settimane e misurano sui 5 centimetri.
La liberazione della tartaruga è avvenuta per mezzo dell’imbarcazione in dotazione ai Vigili Urbani del Comune di Livorno, con l’assistenza di Carla Ria e Paola Meschini dell’Acquario di Livorno. Al momento del rilascio in mare la tartaruga pesava poco più di 14 chili ed era lunga circa più di 60 centimetri.
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