Anno 2 Numero 71 Mercoledì 13.08.03 ore 23.45

 

Direttore Responsabile Guido Donati
 

 

Analisi del DNA delle tracce di sangue trovate sui reperti e la sopravveste dell’Uomo venuto dal ghiaccio



Conferenza stampa del Museo Archeologico dell’Alto Adige
11.8.2003
Via Museo, 43, I-39100 Bolzano
Dr. Bruno Hosp, Assessore ai Beni culturali e Presidente del Museo di Archeologia e Natura
Dr. Thomas Loy, Archeologo dell'Università di Queensland, Brisbane, Australia
Dr. Alex Susanna, Direttore del Museo di Archeologia e Natura
Dr. med. Eduard Egarter Vigl, Responsabile di conservazione dell'Uomo venuto dal ghiaccio


Mentre nel 1993 i reperti di Ötzi si trovavano ancora a Magonza (D) nel Römisch Germanisches Zentralmuseum per essere predisposti alla conservazione, l’antropologo Dr. Tom Loy li aveva esaminati alla ricerca di resti organici. In quest’occasione riuscì a provare la presenza di sangue e di emoglobina, oltre a quella di grassi e proteine.

Nel mese di luglio 2003 durante le riprese del secondo documentario di Discovery Channel „Iceman 2“ sull’Uomo venuto dal ghiaccio, al Dr. Tom Loy è stato chiesto di esaminare nuovamente le tracce di sangue – questa volta per determinare la presenza di DNA nelle stesse.

Le domande che Tom Loy si pose erano: 

 Se i campioni di sangue contengono del DNA, si tratta di DNA umano o di DNA animale?
 Se il DNA dovesse risultare di un essere umano, potrebbe appartenere a Ötzi o ad altre persone? 
 Se il DNA dovesse risultare di un essere umano, potrebbe trattarsi di una contaminazione tramite DNA umano moderno?
 Se non dovesse trattarsi di DNA umano, da quale animale potrebbe provenire?

Le prime tre problematiche sono state analizzate nei laboratori dell’Università di Brisbane grazie a metodi messi a punto negli ultimi anni che si sono rilevati utili nell’analisi di campioni antichi. 

I primi risultati delle analisi:
I ricercatori attorno a Tom Loy sono riusciti a dimostrare che i campioni di sangue trovati sui vari reperti contengono DNA umano. L’analisi del DNA mitocondriale è risultato positivo per la lama del pugnale, per l’asta e la punta della freccia spezzata nella faretra e per quattro campioni della sopravveste di pelliccia di Ötzi. Ogni campione di DNA è diverso dagli altri (derivano quindi da quattro persone diverse) e nessuna delle sequenze di DNA corrisponde al DNA dell’Uomo venuto dal ghiaccio, analizzato nell’anno 1994. Perfino il DNA dell’asta non è identico con quello della punta della stessa freccia. 


I dati ricavati da Tom Loy sono compatibili con quelli della popolazione moderna delle Alpi. Il Dr. Loy esclude inoltre una contaminazione con DNA umano moderno. 

I campioni di DNA verranno esaminati prossimamente da altri gruppi di ricercatori per confermare i risultati ottenuti. Indagini future chiariranno anche se sui reperti si trova DNA animale e, se così fosse, di che tipo di animale si tratta. 

È prevista anche una nuova analisi del DNA di Ötzi per poter specificare quali persone abbia incontrato l’Uomo venuto dal ghiaccio nel corso della sua vita. Si può dire con certezza che Ötzi, ossia il suo pugnale e la freccia nella faretra, abbiano avuto contatto con il sangue di quattro persone diverse, non se ne conoscono però le circostanze.

L’analisi del Dr. Tom Loy sul DNA fa parte di un gruppo di ricerche attualmente effettuate sull’Uomo venuto dal ghiaccio, tra l’altro l’analisi della ferita sulla mano destra di Ötzi, condotta dal responsabile della conservazione della mummia, Dr. Eduard Egarter-Vigl. 


Durante la conferenza stampa sono state presentate alcune sequenze del nuovo film documentario Discovery Channel di Brando Quilici che mostrano il Dr. Loy durante le analisi alla mummia. Il documentario intitolato "Ultimate guide: The iceman 2" andrà in onda per la prima volta in Italia il 22 ottobre 2003 alle ore 20.30 sulla rete privata Discovery Channel Italia.

 

 

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