Anno 2 Numero 54 Mercoledì 16.04.03 ore 23.45

 

Direttore Responsabile Guido Donati

 

Teatro Sala Uno

P.zza di Porta S. Giovanni, 10 - tel. 06/7009329

2 - 25 maggio 2003

Baloo s.r.l. presenta

 

Francesco Bonelli

Aisha Cerami

Federico Scribani

in

MERCANTI DI BUGIE

(Speed the plow)

di David Mamet

Traduzione di Luca Barbareschi

Regia di Francesco Bonelli

 

Interpretato negli Stati Uniti (Broadway) da Madonna, Joe Mantegna e Ron Silver (regia di Gregory Mosher,1988), Mercanti di bugie (Speed the plow) è l’impietosa caricatura del sistema cinematografico hollywoodiano, un’opera a suo modo classica ed elettrizzante, violenta e tenera, sulla ricerca di un significato nell’arte e nella vita, di tre personaggi che devono fare i conti con un sistema senza pietà.

"Black comedy" che disseziona patologie e frustrazioni del sistema cinematografico americano, ma che si può riferire in ogni caso ad ogni sistema corrotto nel quale l’unico senso sia ormai diventato il denaro, Mercanti di Bugie racconta di un approccio amoroso tra un big della produzione cinematografica e una giovane segretaria ancora capace di ingenuità, di assenza di ipocrisia, e di una imperdonabile calma ed interezza, nella sua ricerca di un senso nella vita.

In un mondo caratterizzato dalla ricerca del profitto a tutti i costi, due colleghi di lunga data si trovano così a sviscerare problematiche sentimentali e lavorative che ritraggono un mondo cinico e violento, nel quale calpestare le capacità del prossimo e qualunque significato profondo dell’arte diventa un gioco perverso imprescindibile.

Questa visione unilaterale e subliminale dell’esistenza, conduce così alla rinuncia di ogni significato per chi i film li produce e per chi li guarda, portando infine a una vera e propria malattia irreversibile non solo nella qualità delle opere, ma anche nei rapporti inetrpersonali di chi è coinvolto nella loro produzione.

Fox, l’anima nera di questa commedia, un vero e proprio Iago contemporaneo (interpretato da Francesco Bonelli) ricorrerà in un terzo atto caratterizzato da una tensione altissima, a qualunque espediente per non permettere che nessun sentimento, nessuna intenzione innocente si frapponga tra lui e il conseguimento della ricchezza e del potere, unici obiettivi della sua vita.

In questa edizione dell’opera, Francesco Bonelli (aiuto regista di Ettore Scola, regista e autore di Carte di Bordo e La magia di Spoon River) ha voluto sottolineare lo svuotamento dei valori nell’arte, raccontato attraverso un’opera lucidissima, che sa essere allo stesso tempo comica e appassionata, e soprattutto caratterizzata da un ritmo irresistibile dove ogni riferimento alla realtà italiana non è puramente casuale. "Ciò che mi affascina di quest’opera è la sua abilità nel mostrare il lato sinistro, terribile della vita nella sua verità, ma senza negarle allo stesso tempo la possibilità continua di un lato imprevedibile, di sorpresa, di freschezza e di amore". Con Federico Scribani Rossi (Risiko, Volevamo essere gli U2) e Aisha Cerami (Canti di scena di Vincenzo Cerami, Ivanov di Cechov per la regia di Grosius), Bonelli propone un testo di altissimo impatto drammaturgico la cui scrittura è protagonista attraverso un dialogo incisivo, ritmato e brillante

David Mamet (Chicago, 1947) comincia la sua carriera come attore e regista teatrale e arriva al successo nel 1976 con tre pièces Off Broadway: The Duck Variations, Sexual Perversity in Chicago e American Buffalo, cui fanno seguito Glengarry Glenn Ross (1984) e Speed-the-plow (1988).

La sua prima sceneggiatura per il cinema è Il postino suona sempre due volte (1981), tratta da un racconto di James M.Cain, regia di Bob Rafelson. Successivamente per il cinema scrive Il verdetto (1982) e Gli intoccabili (1987), regia di Brian De Palma, ispirato alla celebre serie televisiva. Mamet debutta alla regia con La casa dei giochi, di cui firma anche la sceneggiatura, nel 1987. A distanza di un anno dirige la commedia Le cose cambiano a cui segue Homicide, sempre con Joe Mantegna protagonista. Nel 1992 si aggiudica il premio Pulitzer con Glengarry Glen Ross, portata sul grande schermo da James Foley (Americani) con un cast d'eccezione formato da Jack Lemmon, Al Pacino e Alec Baldwin. Nel 1994 scrive la sceneggiatura per Vanya sulla 42° strada e dirige Oleanna (1994), basato su un testo teatrale che racconta la storia di un professore con la sua allieva.
Dopo il thriller psicologico The Spanish Prisoner, David Mamet gira Il caso Winslow (1999) ispirato ad un fatto di cronaca che fece scalpore in Inghilterra nel 1911. Il film successivo, Hollywood, Vermont, ha conquistato il pubblico all'ultimo Sundance Film Festival. In seguito Mamet ha diretto Heist, un noir con Gene Hackman e Danny de Vito, presentato al festival di Venezia fuori concorso.

Spettacoli: martedì – domenica ore 21 Prezzi del biglietto: 12 euro (intero), 8 euro (ridotto)
Organizzazione: Tomaso Thellung de Courtelary per The International Theatre www.theinternationaltheatre.org
 

Info e prenotazioni: www.labaloo.it

 

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