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Tante facce di studenti
nell’architettura sentimentale di Silvia Fiorentino
Un’originale mostra dell’artista anconetana a Palazzo del Rettorato (portici)
In nuovo ciclo di mostre promosso dall’Università Politecnica delle Marche è stato aperto con la mostra di Silvia Fiorentino, un’eclettica artista che attinge la sua ispirazione dall’atmosfera, dalle funzioni, dallo spirito che aleggia nel luogo stesso dell’esposizione.
Per questo ama definire la sua una “Architettura sentimentale”, che gioca sul rapporto tra il “dentro” e il “fuori”. Per cui, se la sala della mostra predestinata è quella sotto i portici del Rettorato, la Fiorentino percepisce, osservando all’intorno, qual è la connotazione di questa parte del centro frequentata in certe ore dai ragazzi, che lei chiama giovani colombe marziane (young martian doves), dello struscio del pomeriggio tardo. Sono fanciulli cresciuti troppo in fretta, colombi distratti dalla loro istintiva tentazione verso l’altro, non solo sessualmente, ma proprio, sì, umanamente. La loro disponibilità al dialogo e insieme la loro naturale ritrosia, lo spregio per la borghesia che fa shopping e insieme il loro irrefrenabile istinto a consumare – cose, emozioni, avventure – si leggono negli occhi chiari e luminosi, ma sempre leopardianamente figgitivi, che la Fiorentino è riuscita a catturare. La mostra, che si compone di materiali inediti e di immagini e s’intitola con originalità “Vi fa soli o interni” (anagramma di Silvia Fiorentino), resterà aperta fino al 12 aprile (Orario: tutti i giorni esclusi i festivi dalle 16,30 alle 19,30).
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